Le conclusioni dello studio della Fondazione Leone Moressa
Gli stranieri che lavorano in Italia sono tenuti a pagare le tasse, ma i loro bassi livelli di reddito – quasi esclusivamente da lavoro dipendente – comportano un esborso a testa di poco meno di 3mila euro all’anno (contro i 4.865 euro di media dei contribuenti nati in Italia). Valori che aumentano nelle aree del Nord dove la presenza e la penetrazione degli stranieri nel mercato del lavoro è più radicata. È ovvio che se il sistema riuscisse a eliminare le sacche di lavoro nero che colpiscono anche i lavoratori stranieri, l’apporto degli immigrati alla finanza pubblica sarebbe certamente maggiore, contribuendo a un’integrazione che passa anche per il pagamento delle tasse.
Gli stranieri sborsano di Irpef quasi 6 miliardi di euro, versando al fisco 2.810 euro a testa. Sono 2,1 milioni e contribuiscono per il 4,1% del gettito complessivo nazionale. Ma tra tutti quelli che presentano la dichiarazione dei redditi, quelli che poi in realtà pagano l’Irpef sono il 64,9%. Nella classifica regionale, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia sono le aree in cui è maggiore il peso della contribuzione straniera sul totale dell’Irpef pagato.
I contribuenti. In Italia i contribuenti nati all’estero che nel 2010 hanno pagato l’Irpef (ossia hanno avuto un’imposta netta positiva) sono stati oltre 2,1 milioni. La maggior parte di essi sono concentrati in Lombardia (20,9%), in Veneto (12%) e in Emilia Romagna (11,2%). Se si analizza il peso degli stranieri che hanno pagato l’imposta netta rispetto al totale dei contribuenti che hanno pagato l’Irpef, si nota come Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia siano le due regioni che mostrano la maggiore incidenza: in entrambe le aree su 10 soggetti che pagano le imposte sui redditi, uno è straniero. Subito dopo si trovano regioni quali il Veneto (9%), l’Emilia Romagna (8,7%) e la Liguria (8,2%). Più si scende verso Sud, minore è l’incidenza dei contribuenti stranieri.
Irpef pagata. Complessivamente i contribuenti nati all’estero pagano come imposta netta un ammontare pari a quasi 6 miliardi di euro e contribuiscono al gettito Irpef complessivo per il 4,1%. A livello regionale, la Lombardia è quella che concentra il maggior valore assoluto di imposte pagate dagli stranieri: oltre 1,5 miliardi, seguito dal Lazio (712 milioni) e dal Veneto (624 milioni). Se a livello nazionale gli stranieri contribuiscono per il 4,1% del gettito complessivo Irpef, in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige la percentuale arriva, rispettivamente, al 7,1% e al 6,3%. Anche in questo caso nelle aree meridionali tale peso diminuisce. Se si rapporta l’ammontare complessivo dell’imposta netta rispetto al numero di contribuenti che è tenuto a pagarla, si perviene a determinare l’imposta netta media. I nati all’estero hanno pagato nel 2009 mediamente una cifra di 2.810 euro per contribuente, contro i 4.865 euro dei contribuenti nati in Italia. Gli stranieri che vivono in Lombardia e nel Lazio sono quelli che sborsano la cifra maggiore: si tratta, rispettivamente, di 3.600 e 3.410 euro.
Quanti in effetti pagano l’imposta netta. Un indicatore interessante da analizzare è il confronto tra italiani e stranieri rispetto al rapporto tra il numero di contribuenti che pagano l’imposta netta e il numero di contribuenti totali che fanno la dichiarazione dei redditi. Questo indicatore permette di capire quanti contribuenti pagano effettivamente l’Irpef e quanti invece ne sono esentati a causa delle diverse e molteplici detrazioni. Per quanto riguarda i contribuenti nati all’estero la percentuale di coloro che pagano l’Irpef è del 64,9%, contro il 75,5% degli italiani. Questo significa che gli stranieri beneficiano, più degli italiani, di detrazioni fiscali a causa principalmente del basso importo dei redditi stessi.
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