«Soldi all’Unità», e Grillo scomunica il consigliere ribelle

«Soldi all’Unità», e Grillo scomunica il consigliere ribelle

Stare in un movimento che da sempre strilla contro i finanziamenti ai giornali di partito e difendere il più “di partito” di tutti, l’Unità fondata da Antonio Gramsci, era mossa a rischio. Andrea Defranceschi, uno dei due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna, l’ha fatta, e rischia di spaccare i grillini proprio nella regione dove sono finora più forti. A fine dicembre ha proposto una risoluzione per impegnare la giunta ad attivarsi per salvaguardare «posti di lavoro e professionalità dell’Unità ricorrendo a tutti gli strumenti utili», con queste parole:

«Il quotidiano l’Unità rischia davvero di sparire questa volta e, se dovesse essere così, non sarebbe una buona notizia per nessuno. Per i lavoratori e per la pluralità d’informazione, prima di tutto. Non è un segreto che il Movimento 5 stelle voglia l’abolizione del contributo pubblico ai giornali, ma non certo per “punire” la stampa o i suoi operatori, ma per stimolare un ripensamento di un sistema che, così com’è concepito oggi, non regge. Certe testate storiche, come appunto l’Unità, hanno un grande bacino d’utenza, un’identità precisa e un vasto mercato potenziale: siamo sicuri che sia una realtà in grado di vivere senza sussidi e, anzi, ce lo auguriamo davvero». 

Parole che non sono piaciute a Beppe Grillo che in un Minipost sul suo blog il 28 dicembre alle 17.18 lo ha  fatto capire senza troppi giri di parole:

Il 2012 non sarà del tutto negativo. Porterà in dono anche la chiusura di molti giornali finanziati con soldi pubblici, veri cani da guardia dei partiti. Giornali che hanno attaccato il MoVimento 5 Stelle prima ancora che esistesse o che, nel migliore dei casi, ne hanno taciuto le iniziative. Il V2day del 2008 fu un atto di accusa contro la disinformazione dei giornali assistiti e legati a filo doppio ai partiti e venne chiesta l’abolizione dei finanziamenti pubblici. Tra le testate che attaccò l’iniziativa, prima, dopo e durante, spiccò l’Unità. Ora è in crisi, si metta sul mercato, si faccia pagare dai lettori come il Fatto Quotidiano e, se non vende, chiuda i battenti. Se qualche esponente del MoVimento 5 Stelle la pensa diversamente non è un problema. Il Pdmenoelle lo accoglierà subito tra le sue braccia.” Beppe Grillo
Postato il 28 Dicembre 2011 alle 17:18 in Minipost

Gli aderenti al Movimento hanno iniziato una discussione infuocata, tra chi dà addosso al traditore Defranceschi e chi non ha troppo gradito l’intromissione di Beppe Grillo. Ecco il consigliere comunale di Ferrara del Movimento, Valentino Tavolazzi:

Beppe, anche se hai ragione, non avresti dovuto trattare Andrea Defranceschi così. E’ un ottimo consigliere, onesto, si fa un gran mazzo. E’ tutti i giorni in trincea. Combatte senza sosta contro la casta Pdl Pd-l. Una telefonata potevi farla prima di dirgli che può andarsene. Lo sai che ti stimo molto e ti voglio bene, proprio per questo ti dico quello che penso. Potrà accadere ancora che qualche eletto vada fuori dal seminato. Non per questo dobbiamo crocifiggerlo pubblicamente. Trattandosi di un tema nazionale e di una risoluzione che impegna il Movimento, Andrea avrebbe fatto meglio a sentirti prima. Ma una volta presa la posizione, e di certo lo ha fatto con motivazione e buona fede, penso che avreste potuto correggerla in accordo.
valentino tavolazzi 29.12.11 01:42 

Alcuni hanno accusato Defranceschi di essere un comunista saltato sul carro grillino:

Lo sospettavo che prima o poi ci sarebbero stati casi di questo tipo.
Mi sa che ci sono troppi “comunisti puri” che travasano nel M5S, e questo è un male!
In nome della difesa dei posti di lavoro bisogna accettare di TUTTO.
Per questo ci sono già i sindacati.
Ora è successo questo per il finanziamento ai giornali. Ma può succedere altrove. Nel mio meetup ho avuto accese discussioni sulle centrali a biomasse, “tollerate” dai grillini del posto perchè buone per fare posti di lavoro!
Continuando così, allora, dobbiamo accettare anche gli inceneritori perché c’è gente che lavora, accettare di costruire TAV e autostrade per lo stesso motivo.
Ma possibile, cazzo, che alla fine dobbiamo fare la fine di tutti i partiti e partitini, inciuci e compromessi.
Se non si capisce qual è la forza del M5S è finita.
Certi “grillini” dovrebbero fare un esame di coscienza e capire che stanno sputtanando e tradendo l’essenza del movimento.
carmine d9

E qualcuno ha anche fatto dietrologia:

L’ex addetta stampa che era nello staff del m5s regione Emilia Romagna è passata all’Unità da qualche mese. Chissà come mai proprio ora ci preoccupiamo di questo giornale che ci ha tirato sbadilate di merda fin dal primo VDAY?
Che ragionamento è? Salviamo l’Unità per salvare i lavoratori, MA SE L’UNITà CHIUDE NONOSTANTE I 6 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTO PUBBLICO COME CAVOLO FAREBBE A SALVARSI SENZA???
sofia 28.12.11 18:27

Non mancano le risposte critiche nei confronti dell’intervento di Grillo:

Ragazzi va bene tutto ma non fate commenti da lobitomizzati !
Defeanceschi può anche aver sbagliato secondo alcuni ( io non sono del tutto d’accordo con lui ) ma BEPPE GRILLO NON PUÒ PERMETTERSI DI CACCIARE NESSUNO ! NON È IL PROPRIETARIO DEL M5S.
Lo siamo noi ! Lui non può dire che se qualcuno non è d’accordo se ne può andare nel PD !
RAGIONATE !!!!
Questa è una cosa degna del peggior leader di partito !
Fate attenzione perché cose del genere rovinano il Movimento !!!!
Luca Vozza 29.12.11 13:40

E spuntano fuori anche i malumori, nel movimento, per la mancanza di discussione democratica prima di prendere le decisioni:

Il pensiero del “non partito”, non stutturato, non gerarchizzato, comincia a dare i suoi frutti…
Vedi Grillo.
Questo è il risultato dell'”uno vale uno”.
E così, il M5S emiliano esprime posizoni differenti.
Non entro nel merito della diatriba (ho una mia idea del pluralismo dell’informazione), ma questo è il limite che presenta la mancata discussione democratica della linea del movimento.
Se le decisioni vengono prese nelle stanze chiuse di una società di marketing informatico, il minimo che possa accadere è che qualcuno si svegli e dica pubblicamente:
NON SONO DACCORDO!
Terzo Nick

A breve uscirà il primo ebook de Linkiesta La famosa invasione dei grillini in Emilia di Paolo Stefanini, con prefazione di Peppino Caldarola

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