Terrore a Boston, la caccia all’uomo alla volata finale

Le indagini sulle bombe ad un punto di svolta

Boston – Nella giornata di ieri le notizie sull’attentato di Boston sono andate in cortocircuito. I rumors si sono mischiati alle notizie, le fonti anonime hanno contraddetto quelle ufficiali, i tweet hanno amplificato a dismisura gli involontari depistaggi delle emittenti e hanno fatto infuriare polizia e Fbi. Nel primo pomeriggio americano una serie di televisioni e giornali, capitanati dalla Cnn, ha preso a sostenere che attraverso i video in possesso degli inquirenti un uomo era stato identificato e tempestivamente arrestato. L’uomo della Cnn aveva la pelle scura. Sul lato opposto altri network, ad esempio Nbc, non hanno mai dato la notizia dell’arresto. Nel mezzo giornali e agenzie hanno dato versioni intermedie, ed è spuntato anche un uomo bianco con il capello da baseball girato al contrario.

Le fonti ufficiali, Fbi e polizia di Boston, hanno smentito seccate la notizia dell’arresto, ma non quella che riguarda l’individuazione di una persona che pare depositare una delle due bombe realizzate con una pentola a pressione riempita di chiodi, biglie di metallo, polvere da sparo e attivata da un timer. Almeno uno degli ordigni era all’interno di uno zaino. In seguito alle turbolenze mediatiche che hanno costretto alcune fra le più autorevoli imprese giornalistiche del mondo a fare un clamoroso passo indietro le autorità hanno cancellato le conferenze stampa di ieri, ma con cautela ammettono che qualcosa si sta muovendo molto rapidamente nelle indagini. La Cbs parla di un uomo bianco con berretto bianco, cappuccio grigio e una giacca nera. Altri parlano di più uomini. Secondo il New York Times, che durante le ore più calde e indecifrabili della giornata di ieri si è tenuto ai margini delle speculazioni, le autorità considerano soltanto un sospettato, ma hanno una rosa di volti che vorrebbero identificare e interrogare. Alcuni semplicemente perché erano vicini nel momento in cui il potenziale attentatore stava piazzando l’ordigno, altri per un possibile coinvolgimento nell’operazione terroristica. La sensazione, fatta trapeleare anche dalle voci ufficiali, è che la caccia all’uomo possa concludersi da un momento all’altro.

Oggi alle 17 italiane il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parteciperà alla cerimonia interreligiosa per ricordare le tre vittime dell’attentato – Martin Richard di otto anni, la studentessa cinese Lu Lingzi e la ventinovenne Krystle Campbell – e gli oltre 170 feriti. Tredici sono ancora in gravi condizioni. Fonti interrogate dall’Associated Press nei tre ospedali di Boston dove sono stati trasportati i feriti dicono che ci sono buone probabilità che i feriti sopravvivano. Alla cerimonia presso la cattedrale di Holy Cross interverranno il sindaco, Thomas Menino, il governatore del Massachusetts, Deval Patrick, i rappresentanti di diverse chiese cristiane e il rabbino del Temple Israel. La benedizione finale sarà impartita dal cardinale di Boston, Sean O’Malley.