Blog Notes di MartaMostre e spettacoli per ricordare Giovanni Testori

L’artista, poeta, drammaturgo e critico è scomparso nel 1993

Nel 1993 moriva Giovanni Testori, artista, poeta, drammaturgo e critico: per celebrare i vent’anni dalla sua scomparsa, l’Associazione Giovanni Testori propone una mostra direttamente allestita all’interno della sua casa a Novate Milanese, oltre ad una serie d’iniziative a Milano e Novate.

Il calendario degli appuntamenti è già partito a marzo, tra mostre e spettacoli, ma prosegue ancora in giugno (dal 18 al 30, al teatro “Out Off” di Milano va in scena “In Exitu”, drammaturgia di Testori per la regia di Lorenzo Loris). E poi continuerà da settembre a dicembre. Dal 3 settembre parte il progetto “Testori in biblioteca”, che coinvolge il Settore Biblioteche Comune di Milano con sette mostre tematiche, incontri ed eventi fino a gennaio, come la mostra “Le copertine di Testori” alla Biblioteca Sormani. Il 7 ottobre nel Castello Sforzesco di Milano l’attore Massimo Popolizio interpreterà lo spettro di Leonardo da Vinci secondo il saggio “Reliquiae fugentes”.

Grande attesa per la mostra all’Accademia di Brera, “Testori a Brera” dal 16 ottobre al 14 gennaio, un percorso guidato che metterà in relazione le parole di Testori con i capolavori esposti, mentre nel Chiostro del Richino si terrà una mostra biografica su Testori che documenta il rapporto dell’artista con Brera. Infine, il 16 dicembre al Teatro Studio di Milano, la consegna della prima edizione del Premio Giovanni Testori: con il patrocinio della Associazione Testori, della Fondazione Corriere della Sera, del Piccolo Teatro di Milano e del Teatro Franco Parenti, il premio si propone di contribuire allo sviluppo della scrittura contemporanea nei giovani al valico fra le arti della letteratura e la pittura o comunque figurativa, e alla conoscenza di Giovanni Testori.

“O figlio mio creato e insiema Creatò”. È Maria, madre di Gesù, nel suo pianto disperato che Testori riporta in uno dei Tre Lai, l’opera composta da tre monologhi strazianti di Cleopatra, Erodiade (madre di Salomè) e la Mater Dolorosa, ovvero Maria. In questa e in tutte le opere di Testori si legge una lingua nuova, ripensata sulla base del dialetto lombardo, arricchita dalla forza delle immagini che descrive e dalla profondità dei concetti che esprime: «La mia lingua è inventata sulla base delle mie esigenze», dice Testori, come si legge in una delle numerose didascalie della mostra nella sua Casa.

Un’esposizione che rende la completezza e le sfaccettature della personalità testoriana, permettendo di analizzarla nella sua complessità di uomo fermamente cattolico credente, omosessuale, cosmopolita per la sottigliezza di analisi dell’animo e la sensibilità umane, ma sempre legato alle sue origini di Novate e alla famiglia. Al primo piano, dopo la stanza dedicata al contesto e alla famiglia in cui nasce e si forma Testori («Mio padre è venuto a Novate agli inizi del secolo, con suo fratello. A Sormano avevano qualche telaietto per il tessuto e, avendo raccolto un po’ di risparmi, sono scesi in pianura, dai monti, in cerca di fortuna. Poi la filanda si è ingrandita ed è diventata uno stabilimento»), si affronta principalmente il suo lavoro di scrittore e uomo di teatro.

Nel 1973, ad esempio, venne presentato per la prima volta “L’Ambleto” di Testori all’appena nato Salone Pier Lombardo di Milano (1972) dalla Compagnia Franco Parenti, con la regia di Andrèe Ruth Shammah. È l’inizio di un lungo soldalizio con l’attore milanese: «Nessuno ci voleva dare un teatro per fare questo primo testo della trilogia degli ‘Scarrozzanti’, L’Ambleto (…). Il Pier Lombardo prese, neanche tanto lentamente, la sua fisionomia. Io sono grande amico di Parenti perché è uno dei grandi attori in assoluto, in più è un grande lombardo. Ha questo sentimento della dignità dell’uomo che ha legato, in Lombardia, sempre, cattolici e laici, Parini, Cattaneo, Manzoni, Beccaria. Questa è la necessaria conciliazione tra senso religioso e senso civico».

Tra gli scritti degli anni Cinquanta, “I segreti di Milano”, altri spettacoli teatrali di Testori drammaturgo, la sua attività come critico d’arte e una raccolta di interviste proiettate in quattro stanze video e in una la proiezione integrale di tre spettacoli teatrali, si arriva poi al piano superiore, dedicato invece solo all’attività pittorica. Molte le tecniche utilizzate (dall’affresco, al disegno ad olio, all’acrilico, dall’acquerello al pastello), per delle opere che testimoniano l’attività fisica del pittore sulla tela o la carta, data la grande varietà di forme espressive e l’intensità dei soggetti (anche organi sessuali o carcasse di animali, gatti o polli prevalentemente).

Info: Casa Testori, Largo Angelo Testori 13 (incrocio fra via Dante e via Piave), Novate Milanese (Mi) – Ingresso libero. Dal 24 marzo al 19 maggio. Orari: martedì-venerdì ore 10-18, sabato ore 15-20, domenica ore 10-19. Chiusa tutti i lunedì, 31 marzo e 11 maggio – Tel. 02-36586877, [email protected], www.associazionetestori.it, www.casatestori.it

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