Di tentativi di portare la logica dei festival del cinema su internet ce ne sono stati parecchi. È da quando, con l’arrivo della banda larga, riusciamo a guardare i film online che ci si prova. Il primo grosso progetto in questa direzione è stato il festival del documentario organizzato dai Culture Unplugged Studios nel 2007 e molti altri hanno seguito. Il NuHo Film Festival potrebbe essere uno dei primi a fare tutte le cose giuste, portando online l’intera logica dei film festival. Sul sito, infatti, si possono vedere cortometraggi, documentari e 21 lungometraggi indipendenti. Questi ultimi si possono anche votare, per decidere chi vince il festival. In più, sempre in streaming, si possono anche vedere incontri con i professionisti del cinema.
Il primo di questi incontri è con un regista che ha molto in comune con gli autori che cercano fortuna al NuHo Film Festival: Spike Lee. Il regista di Fai la cosa giusta ha sostenuto il festival e tenuto un keynote speech dal suo studio in cui dice che «la rivoluzione digitale ha cambiato tutto [nel business del cinema]. Oggi basta una persona, una persona sola per far succedere delle grandi cose. Il NuHo Film Festival condivide esattamente questo spirito». Il discorso di Spike Leegià visibile online gratuitamente (basta registrarsi).
L’unica cosa a pagamento di tutto il festival sono i “biglietti” per le “proiezioni” e per alcuni incontri con gli esperti del settore. Dal 7 al 28 febbraio, ogni giorno è dedicato a un film diverso e per vederlo basta pagare 1,99 $ (circa un’euro e mezzo), per sbloccare la visione in steaming. Con 14,99 $ (poco più di 11 euro) si acquista un pass che permette di vedere tutti i film in concorso. I cortometraggi e i documentari presentati sono già tutti gratis online. Alla fine del festival i film smetteranno di essere visibili online, per non fare concorrenza con la vendita digitale o nelle sale dei film.
Keith Mitchell, il presidente della società che organizza il festival, dice in un video su YouTube che «20 anni fa, quando ho iniziato a lavorare tutti mi dicevano che dovevo andare a Los Angeles. Se vuoi fare lo sceneggiatore devi venire a Los Angeles. Oggi non è più vero». Un altro degli scopi del NuHo, infatti, è far incontrare i registi indipendenti con le case di distribuzione che, esattamente come succede nei festival come il Sundance, possono decidere di distribuire un film in tutto il mondo. Perché guardare un film online e sullo schermo del computer va bene, ma poterselo godere sullo schermo di un cinema è tutta un’altra cosa. E anche i fondatori di un festival che ha puntato tutto sull’online lo sanno bene.
Tre film che porebbe valer la pena di vedere
1. The Battery (disponibile da oggi, 8 febbraio, costa 1,99 $)
È un film di zombie (molto bello stando alle recensioni di chi l’ha visto) che finalmente dà dignità all’arma più usata nei film horror: la mazza da baseball. Ben e Mickey, i due protagonisti, infatti sono due giocatori professionisti di baseball.
2. Dirty: Platinum Edition (disponibile il 11 febbraio, costa 5,99 $)
È un documentario dedicato a Ol’ Dirty Bastard, uno dei fondatori del leggendario gruppo rap Wu-Tang Clan, morto nel 2004. Il film è girato dal cugino di Ol’ Dirty Bastard, Stephon Turner, e raccoglie materiale inedito sul rapper e interviste con gli altri membri del gruppo. Come riporta Rolling Stone, il 15 novembre scorso la prima proiezione pubblica del documentario è stata bloccata dal un decreto ingiuntivo dei parenti di Ol’ Dirty Bastard.
3. Liars Fires and Bears (disponibile il 12 febbraio, costa 1,99 $)
Sviluppato a partire da un cortometraggio e finanziato nel 2010, all’alba del fenomeno, su Kickstarter, Liars Fires and Bears attira l’attenzione per il numero di premi e menzioni che ha ricevuto: Best Feature al Big Bear Lake International Film Festival, Best Local Feature e Best Feature al Las Vegas International Film Festival, Best Actress, Best Actore e Best Feature al VIFF.