Il memoriale improvvisato, in ricordo di Robin Williams

Il memoriale improvvisato, in ricordo di Robin Williams

I social fremono, bollono, sciamano di messaggi di cordoglio, si struggono in raffiche di parole e fotografie e ricordi e altre cose in sequenza veloce che ricordano molto un monologo di Robin Williams, ma senza eguagliarlo mai. La cosa più semplice è decidere di non partecipare al coro, e in casi come questo è anche la cosa che ci sembra più sensata.

Però c’è un omaggio che può racchiuderli tutti. Eseguito di getto, senza troppo pensarci e guidato dalla sorpresa, più che dalla voglia di fare un tuffo nel vociare sconnesso che si alza quando uno come Williams muore. Nicholas Rabchenuk, un fan di Boston, ha pensato che il modo migliore per omaggiare l’attore, fosse quello di andare sulla panchina che lo ha aiutato a vincere l’Oscar — quella su cui è girata la scena più toccante di Will Hunting , nel Boston Public Garden — e lasciare un ricordo tracciato a gesso. Una specie di memoriale improvvisato, molto più significativo di tutto quello che verrà, d’ora in poi.

«Sorry guys, I went to see about a girl» è un’espressione piuttosto intraducibile, che è diventata il simbolo del film. È una scusa, per evadere un impegno per motivi “di donne”. Non ha veramente senso, se non quello di lasciar cadere un discorso ed è un po’ quello che ha deciso di fare Williams la notte scorsa, scusate la retorica.

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