Il 2014 è stato, di nuovo, un brutto anno per il mercato discografico statunitense. Secondo una analisi Nielsen Music, riportata da The Verge, quasi tutti i numeri sono in discesa. Il download di canzoni è calato del 12%, passando da 1,26 miliardi di dollari a 1,1 miliardi. Il download di album è calato del 9%, passando da 117,6 milioni di copie a 106,5 milioni. Gli album, in generale, sono calati dell’11% passando da 268 milioni di copie a 257 milioni, e soltanto due dischi hanno superato i tre milioni di copie: il primo è 1989 di Taylor Swift, il secondo non è nemmeno un disco di un artista ma una colonna sonora, quella del film Disney Frozen.
Gli unici numeri positivi sono in due settori che non potrebbero essere più lontani. Da una parte continua al crescita dei servizi di streaming on demand, con vendite in aumento del 54% rispetto al 2013 e un mercato che passa da 106 miliardi di dollari a 164 miliardi di dollari. Nel 2014, inoltre, per la prima volta lo streaming ha superato il CD come fetta di mercato.
Dall’altra parte, invece, continua il ritorno del vinile, anche questo in crescita di oltre il 50%, con numeri che passano da 6,1 milioni di dollari a 9,2 milioni (nonostante la continua crescita, come dicevamo lo scorso anno, il vinile continua a essere un settore di nicchia, che occupa solamente il 3% del mercato musicale).
Qui sotto, un’infografica con l’andamento storico dei ricavi del mercato musicale negli Stati Uniti, con i dati RIAA aggiornati al primo semestre 2014. Ancora più sotto, gli album e i singoli più venduti negli Stati Uniti nel 2014.
Gli album più venduti del 2014 negli Stati Uniti
1989 di Taylor Swift (3.661.000 copie)
La colonna sonora di Frozen (3.527.000)
In The Lonely Hour di Sam Smith (1.207.000)
Le canzoni più venute del 2014 negli Stati Uniti
Happy di Pharrell Williams (6.455.000)
All Of Me di John Legend (4.674.000)
Dark Horse di Katy Perry ft. Juicy J (4.430.000)