Venezuela e Grecia, due fallimenti a confronto

Il Paese sudamericano è a un passo dal default e ha intavolato una trattativa con i suoi principali creditori, la Russia e la Cina. Anche in Grecia si evitò il default ma resta il dubbio: optare per un default pilotato avrebbe evitato alla popolazione greca molte delle sofferenze che ha patito?

Come dice un detto, quando hai un piccolo debito sono problemi tuoi, quando hai un grande debito sono problemi dei tuoi creditori. Il Venezuela, stremato da anni di politiche economiche miopi e affossato dalle dinamiche del mercato del petrolio, è a un passo dal default, dopo che alcune compagnie pubbliche hanno cominciato a non restituire gli interessi sui propri bond. Per evitare di dichiare il fallimento sul proprio debito estero ha Universidad Central de Venezuela, come è normale che sia, una trattativa con i suoi principali creditori: per inciso la Russia e la Cina.

Difficilmente, in caso di default, un Paese si ritrova da un giorno all’altro impossibilitato a ripagare i propri debiti. Di solito il default è un processo più graduale, un processo selettivo nel quale è normale che intervenga una sorta di accordo con i creditori.

Il caso più eclatante è quello della Grecia.

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«Il dubbio se optare per un default pilotato avrebbe evitato all’Eurozona tanta instabilità e alla popolazione greca molte sofferenze resta»


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