Esiste ancora a Milano un luogo con una grande storia alle spalle, una storia fatta di glamour e di cultura, dove si legano eventi musicali e di costume? Un luogo nel quale la mondanità non voglia dire affatto superficialità? Esiste, e c’è un solo luogo che possiede tutte queste caratteristiche: il Teatro alla Scala.
E se è vero che i tempi sono cambiati dall’epoca di Verdi, se è vero che l’universo dell’opera non è più così pop come un tempo, se gli sfarzosi gioielli e le pellicce (di queste ultime non sentiamo a dire il vero tanto la mancanza) sono spariti dalle serate alla Scala (così come almeno in parte anche le cravatte, sempre meno presenti in una sala di anno in anno più gremita di turisti dall’abbigliamento spesso informale). Se tutto questo è vero, è però anche vero che il 7 dicembre rimane l’evento dell’anno: musicale, mondano, culturale, di cui tutti i media parlano, in Italia e all’estero. La Prima della Scala: perché la Scala è la Scala, qualunque cosa voglia dire quest’espressione incantatrice.
Ma quanto è davvero inaccessibile il tempio milanese della lirica? Se non siete abbonati, se non avete ancora provato l’emozione di una serata alla Scala e volete provarla, sappiate che l’impresa non è impossibile, basta muoversi per tempo, magari con l’aiuto di qualche utile dritta.
La Scala, un tempo roccaforte dell’alta borghesia milanese, oggi si apre sempre di più: alla modernità, alla città e a un nuovo pubblico. Giovani, turisti che vivono sempre più la città, ma anche semplici curiosi, potenziali futuri appassionati di opera, musica sinfonica e balletto, si affacciano per la prima volta tra i velluti e gli stucchi dorati della sala del Piermarini, per rimanerne spesso incantati.
La moderna tecnologia, al servizio dello spettacolo nel creare magiche illusioni teatrali, ha già fatto il suo ingresso nel teatro e soprattutto sul palcoscenico, oggi all’avanguardia e in grado di ospitare più allestimenti contemporaneamente, in seguito ai consistenti lavori di restauro dei primi anni del XXI secolo.
La biglietteria online
Passi in avanti li ha fatti anche il sistema di vendita su internet. La moderna ed efficiente biglietteria online è un ambiente virtuale in continuo aggiornamento: filtri per selezionare date, titoli e generi di spettacolo, per ogni titolo in programma l’elenco delle recite e il prezzo a partire dal quale partono i biglietti disponibili. Entrando nel dettaglio di una data, è possibile visualizzare la propria poltroncina sulla pianta del teatro e un’immagine della vista reale dal posto che si intende acquistare.
Attenzione però! La Scala ha una sala cosiddetta all’italiana, una sorta di ellisse o ferro di cavallo, costituita da una platea dalla quale si sviluppano in verticale quattro ordini di palchi e due di gallerie. I posti di seconda o addirittura terza fila, sia nei palchi (dove il prezzo non per questo è particolarmente basso), sia nelle gallerie, possono consentire una visibilità limitata. La cosa è regolarmente segnalata sul sito, ma occorre tenerne conto al momento dell’acquisto. In passato alla Scala si giocava anche d’azzardo in alcuni ambienti del teatro, si cucinava nel retro del palco, si andava per vedere e incontrare la società e soprattutto per farsi vedere. Lo spettacolo aveva una sua centralità, non c’è dubbio, ma l’attenzione e lo sguardo venivano facilmente distolti dalla vetrina mondana.
La concentrazione assoluta sul palcoscenico e una serie di regole (introdotte anche dal Maestro Arturo Toscanini) portano oggi a una fruizione diversa e più attenta dello spettacolo (al netto delle dipendenze da consultazione ossessiva dello smartphone).
Ma quando poter acquistare il biglietto? Il sito espone un preciso calendario di vendita da appuntare scrupolosamente (a questo link http://www.teatroallascala.org/it/biglietteria/biglietti-tariffe/calendario-vendite.html). Di solito circa due mesi prima vengono messi online i biglietti; per accaparrarsi i più economici meglio affrettarsi già dalle 9 di mattina del primo giorno di vendita.
La biglietteria del Teatro
La biglietteria fisica, che da Piazza del Duomo è tornata accanto al teatro, si presenta con una nuova veste. Si trova al piano interrato del bookshop e consente di acquistare i biglietti per gli spettacoli per i quali la vendita è già aperta (mettete in conto il 10% di prevendita, oltre al costo del biglietto) così come consente l’acquisto di abbonamenti, ma è anche il luogo fisico dei “saldi last minute”.
Passate dal centro e volete tentare la sorte di entrare a teatro? A partire da un’ora prima dall’alzata di sipario i biglietti invenduti vengono proposti con uno sconto del 25%, tentar non nuoce.
Alla conquista del pubblico più giovane
Un’intera sezione del sito web del Teatro alla Scala è dedicata al pubblico under30: per le “nuove promesse” del pubblico scaligero è riservato un pass al prezzo di 10 euro, che dà diritto a notevoli sconti e agevolazioni (fino all’80% di sconto su 30 recite tra opera, concerti e balletti), oltre a formule dedicate di abbonamenti.
Da anni poi il nuovo pubblico, e in particolare quello dei più giovani, viene corteggiato dal teatro attraverso le recite cosiddette Anteprima, sia di opera che di balletto, che precedono le Prime ufficiali di apertura della nuova stagione, riservate a under 30 e con prezzi assai abbordabili. La serata di gala del 7 dicembre è ormai preceduta dalla cosiddetta “primina” del 4 dicembre. I cantanti si preparano meglio alla Prima e i giovani hanno la possibilità di mettersi in ghingheri per una serata speciale alla Scala e tra coetanei.
Così come applicato da molti altri teatri d’opera e di prosa, vige poi un trattamento preferenziale e scontato (25% su quasi tutte le recite) per i cosiddetti G.S.A., ovvero giovani (under18), studenti (under26) e adulti (over65).
Anche al Teatro alla Scala è inoltre spendibile il bonus18enni cultura e un’attenzione particolare è riservata a scuole, civiche biblioteche e assessorati alla cultura attraverso le iniziative del Servizio Promozione Culturale del Teatro (http://www.teatroallascala.org/it/promozione-culturale/index.html)
Tutto a metà prezzo e gli ingressi di Galleria
Per alcuni titoli della stagione da qualche anno è attiva la promozione ScalAperta, che già nel nome rivela la volontà di aprire le porte del teatro per consentire l’accesso a un nuovo pubblico con la speranza che, superato l’ostacolo del prezzo del biglietto, scocchi la scintilla per le passioni che si cantano e si danzano sul palcoscenico, disegnate dalla musica nella buca orchestrale. La promozione si applica a una recita per titolo e i tutti i biglietti vengono venduti (sia in biglietteria che online) con il 50% di sconto.
Se poi volete provare l’emozione del clima che si respira in prima e seconda galleria, il cosiddetto loggione scaligero, e non avete trovato online l’ambito biglietto (sono tra i più economici e i primi a sparire), se volete vivere una serata accanto a quel pubblico di appassionati che rappresentano una vera croce e delizia di tanti cantanti, quel club di intenditori che decreta successi e insuccessi attraverso ovazioni e boati di contestazione, allora la fila per i 140 ingressi è quel che fa per voi.
Questi 140 posti rappresentano un contingente fisso di biglietti a prezzi assai ridotti, sia per opera che per balletto e concerti, che la Scala mette a disposizione per quasi tutte le recite (per gli spettacoli d’opera il prezzo si aggira attorno ai 14 euro, 11 euro circa per il balletto e 7 per i concerti sinfonici).
Qui la vostra determinazione verrà messa a dura prova: si tratta di spendere mezza giornata per mettervi in fila, iscrivervi alla lista, ed essere presenti al momento dell’appello al quale occorre rispondere per confermare la propria presenza nella lista e conservare il diritto all’acquisto dell’ingresso. L’Accordo è l’associazione incaricata dal teatro per gestire questo sistema in cui chi la dura la vince. Via dei Filodrammatici è il luogo fisico in cui attendere e sperare, ma sotto i portici della Scala si fanno anche chiacchiere e incontri interessanti. Lì accanto c’è l’entrata degli artisti, non è raro vederne passare qualcuno durante l’attesa (la sezione del sito che può dirvi tutto su questi biglietti la trovate al link http://www.teatroallascala.org/it/biglietteria/biglietti-tariffe/140-posti-galleria.html).
Una fila che è anche l’occasione per fare conoscenze e ascoltare racconti del passato. Persone che hanno vissuto serate epiche alla Scala, ascoltando cantare la Callas e altri grandi della lirica.
Senza andare lontano nel tempo, nel presente a queste code si incontrano ragazzi del conservatorio, spesso stranieri e aspiranti cantanti, che portano con sé un notevole bagaglio di conoscenza, unita a entusiasmo e curiosità di conoscere la nostra cultura, di cui fa parte anche il belcanto (sarebbe bene che ce lo ricordassimo da soli, in ogni caso ce lo ricordano gli stranieri quali siano le nobili motivazioni che ci possono rendere orgogliosi di essere italiani). La comunanza del destino di attesa per conquistare l’ingresso fa sciogliere la lingua e crea una piccola comunità.
La stessa modalità di distribuzione dei 140 biglietti avviene anche per la serata del 7 dicembre.
In questo caso la febbre lirica sale e la fila inizia a formarsi anche dal 5 dicembre, per concludersi il 7 poco dopo pranzo, con almeno due/tre appelli in mezzo.
Una vera maratona che potrebbe sfiancare molti e tempra la determinazione di tutti. Un posto di platea può arrivare a costare qualche migliaio di euro per quella data, i 140 di galleria vengono via con 50 euro.
Un posto alla Prima delle prime, quel magico 7 dicembre, festività di Sant’Ambrogio patrono della città, quella serata che più milanese e internazionale al tempo stesso non potrebbe essere, val bene l’impresa di numerose ore trascorse in fila.
E se non riuscite proprio ad esserci, non disperate: il canale instagram del Teatro è da anni molto attivo con dirette da dietro le quinte e con spezzoni degli spettacoli che vale la pena di seguire, anche solo per sognare di essere seduti su una delle poltroncine di velluto rosso.