Via alle domande per gli aiuti previsti dal decreto cura Italia. Dal 30 marzo è possibile fare domanda all’Inps per ottenere la cassa integrazione allargata, il congedo parentale e il bonus baby sitter previsti nel decreto Cura Italia. Il sito dell’Inps da questa mattina va a rilento, probabilmente per il sovraccarico di accessi. Le procedure dovrebbero essere velocizzate, a partire dal Pin semplificato (che si potrà richiedere online senza attendere i tempi postali). Ma i tempi, prima di vedersi accreditati i fondi, potrebbero essere molto più lunghi di quanto si pensa.
Cassa integrazione
Per quanto riguarda la cassa integrazione, la circolare esplicativa numero 47 dell’Inps spiega che per presentare la domanda non è necessario l’accordo sindacale ma è sufficiente un’informativa. La domanda di cassa integrazione ordinaria deve essere trasmessa all’Inps utilizzando la causale «Covid-19 nazionale» per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020, per una durata massima di nove settimane. La Cigo può essere chiesta anche se è stato consumato il plafond «ordinario». Le aziende che trasmettono domanda sono dispensate dall’osservanza della procedura sindacale, fermo restando l’informazione, la consultazione e l’esame congiunto che devono essere svolti anche in via telematica entro i tre giorni successivi a quello della comunicazione preventiva. L’azienda può anticipare le prestazioni e conguagliare gli importi successivamente. Ma, vista l’emergenza, si può anche richiedere il pagamento diretto ai lavoratori da parte dell’Inps.
Cassa in deroga
Possono ottenere la cassa in deroga i datori di lavoro che non hanno nel loro inquadramento previdenziale la tutela della cassa integrazione ordinaria o del fondo di integrazione salariale. Anche in questo caso, precisa l’Inps, è sufficiente un’informativa al sindacato e un’eventuale consultazione entro tre giorni. Ma poiché la cassa in deroga va richiesta alle regioni, bisognerà comunque attenersi alle procedure previste dalle regioni stesse. La Regione deve emettere un decreto per autorizzare la cassa, da trasmettere all’Inps entro 48 ore. L’Inps a sua volta emette poi il decreto di pagamento. Ma non si sa quali saranno i tempi. Per i datori di lavoro con unità produttive in più regioni, le cose si complicano: la prestazione sarà concessa con decreto del ministero del Lavoro, che però potrà richiedere fino a trenta giorni per l’emissione.
Congedi e permessi
La circolare 45/2020 dell’Inps fornisce le istruzioni operative per la richiesta all’Inps del congedo di 15 giorni riconosciuto ai genitori per il periodo di chiusura delle scuole da parte dei lavoratori dipendenti privati, gli iscritti alla gestione separata e i lavoratori autonomi. I lavoratori dipendenti del settore pubblico, invece, potranno fruire del congedo presentando domanda direttamente alla propria amministrazione di appartenenza. I datori di lavoro comunicano all’Inps le giornate di congedo fruite, attraverso il flusso UniEmens, o per il settore agricolo, con il flusso DMAG, utilizzando specifici codici.
Per coloro che assistono un familiare disabile e per i lavoratori affetti da disabilità, il decreto Cura Italia aggiunge alle tre già giornate di permesso normalmente riconosciute dalla legge 104, ulteriori 12 giornate di permesso retribuito, usufruibili nei mesi di marzo e aprile 2020, che dovranno essere chieste sempre tramite il portale dell’Inps.
Bonus baby sitter
In alternativa alla richiesta di congedo, si può richiedere il bonus baby sitter per una somma fino a 600 euro. Come spiegato nella circolare 44/2020, il bonus può essere richiesto dai lavoratori del settore privato, dagli iscritti alla gestione separata e dai lavoratori autonomi.
Il beneficio sale invece a 1.000 euro per i lavoratori impegnati nel settore sanitario pubblico e privato accreditato e per il personale addetto alla sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per esigenze connesse all’emergenza epidemiologica. La domanda per ottenere il bonus potrà essere presentata online, utilizzando il servizio telematico «Bonus servizi di baby-sitting» disponibile nella sezione «Servizi online» del sito dell’Inps, tramite il contact center dell’istituto o i patronati. L’Inps dovrà accogliere la domanda e solo successivamente si otterrà il bonus, che verrà erogato tramite lo strumento del “libretto famiglia”, inserendo il numero del proprio conto corrente.