Nel bollettino giornaliero delle 18, la Protezione Civile ha aggiornato il bilancio dei contagi in Italia.
A oggi, 3.296 persone risultano positive al virus. Il totale dei casi, compresi i guariti e i deceduti, è di 3.858.
Il totale dei positivi arriva a 3.296, con 590 unità in più rispetto al 4 marzo. Come nei giorni passati, i casi sono concentrati nelle regioni del Nord: in Lombardia si arriva a quota 1.777, con 280 casi in più (54% del totale), in Emilia Romagna sono 658, cioè 142 in più (20%), mentre in Veneto sono 380, cioè 35 in più (11%).
Nelle altre regioni i numeri sono più bassi: 120 nelle Marche, 106 in Piemonte, 60 in Toscana, 41 nel Lazio, 45 in Campania, 21 in Liguria, 21 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Sicilia, 12 in Puglia, 9 in Umbria, 8 in Abruzzo, 7 nella Provincia autonoma di Trento, 7 in Molise, 2 in Valle D’Aosta, 2 in Calabria, 2 in Sardegna, 1 in Basilicata e 1 nella Provincia autonoma di Bolzano.
Per quanto riguarda i decessi, il totale è cresciuto a 148 (ma la cifra andrà confermata dall’Istituto Superiore di Sanità) con i 41 di oggi. Di queste 25 in Lombardia, 8 in Emilia Romagna, 4 in Veneto, 2 in Liguria, 2 in Piemonte. Come sottolinea Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, si tratta di persone «fragili, per la maggior parte con diverse patologie».
Dei positivi, i pazienti ricoverati con sintomi sono 1.790, mentre 1.155 restano in isolamento domiciliare e 351 sono in terapia intensiva, pari al 10% del totale della popolazione affetta.
I guariti sono arrivati a 414, cioè 138 in più rispetto a ieri. In percentuale, costituiscono il 10,73%, mentre i morti sono il 3,84%.
Per quanto riguarda le forze in campo, la Protezione civile ha schierato un totale di 2.269 persone, tra dipartimento, forze armate, polizia e volontari. A loro va il ringraziamento personale di Angelo Borrelli. Sono state messe più tende a disposizione del triage: 361.