Il contesto internazionale ci ha colpiti molto, in questa settimana con un ponte in mezzo, e l’abbiamo analizzato anche dal punto di vista enogastronomico: come sempre, abbiamo avuto la conferma che qualsiasi evento di valenza sociale passa necessariamente anche dal cibo.
È il caso del coronavirus e dei troppo colpevolizzati wet market cinesi, ma anche della protesta che sta scuotendo gli Stati Uniti, dove i ristoranti sono in parte luoghi da saccheggiare e in parte testimoni e diretti protagonisti della storia che si sta scrivendo. Anche a casa nostra si respira un’aria internazionale: la cucina fusion di provincia è stata la spinta giusta per un giovane imprenditore cinese che ha fatto la differenza durante la crisi, uscendone rafforzato.
Come hanno fatto la differenza i tanti creativi che si sono confrontati con la quarantena immaginando di usare il loro tempo in modi alternativi: ne sono uscite storie, oggetti, idee raccolti in un pezzo da una redattrice molto determinata a trovare il bello in questo momento complesso.
Questa è stata anche la settimana in cui abbiamo cambiato parola d’ordine, da sanificare a digitalizzare, abbiamo capito fin da subito che eventi e ristoranti potrebbero essere un po’ diversi da come li ricordavamo. Ma ugualmente coinvolgenti, speriamo.
Ci siamo fatti sedurre da un video che parla di grilli e di fritture, tanto per stare in tema di cucina non convenzionale, ma anche dagli esperimenti siculo-maltesi di una ragazza trasferita dall’isola sull’isola. E abbiamo riflettuto sul mondo dei salumi, con qualcuno che lo conosce molto bene. Dice che c’è crisi tra i crudi, ma gli altri stanno bene. Per fortuna.
Per capire meglio dove e come faremo le vacanze quest’estate, una prode redattrice ha censito la Penisola in lungo e in largo, scoprendo che nel 2020 per essere cool dovremo fare “staycation”. Assicura che non è una parolaccia, ma un modo diverso di fare turismo di prossimità, alla scoperta dei mille volti del nostro Paese. Ci fidiamo? È la stessa che ha cercato di raccontarci che sapore ha una begonia, e sostiene che ha assaggiato una verbena che profuma di limone, e la menta alla banana o al cioccolato. Vedete voi se darle credito, noi le abbiamo chiesto di testare il tutto.
Ora scusateci, torniamo a scandagliare il mondo per cercare nuove notizie per voi. Se sentite la nostra mancanza, sappiate che vi lasciamo ricette, consigli per cuochi imbranati, vini per brindare all’uscita dai confini regionali e tutto ma proprio tutto quel che dovete sapere per ordinare delivery. E poi tutti su Amazon: c’è un docu-film che non potete perdervi.
Per chi invece è in vena di gita fuoriporta, ecco il primo dei nostri itinerari che vi porta a pochi chilometri da Milano a curiosare tra vigneti e laghetti fiabeschi. Se ci andate, pensateci.
Buona cucina!
Anna Prandoni
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