OlioGuazzetto d’extravergine

Il nuovo ristorante e lounge bar inaugurato a Origgio non si fa scoraggiare dalle ombre lunghe del lockdown e consegna a casa dei suoi clienti pesce fresco, già pronto o da rifinire, per una serata da immaginare in riva al mare, stando a Milano

Basta un filo d’olio per un po’ di felicità in più? A volte sì, a volte è proprio l’aggiunta di questo ingrediente rigorosamente nostrano, prodotto da una filiera che presta attenzione a ogni singolo dettaglio, a dare una marcia in più alla cena, un sapore particolare a una pastasciutta o anche un aroma diverso a una comune torta di mele.

È questa la filosofia di Olio, ristorante, bistrot e lounge bar, inaugurato coraggiosamente ad agosto e già noto per la sua cucina di pesce, nella quale l’olio d’oliva è il trade’unions che lega tutti i piatti in un banchetto degno di una cena in riva al mare. Con la differenza che Olio è a pochi minuti da Milano, abbastanza vicino perché i milanesi lo possano raggiungere con facilità, ma abbastanza lontano per potersi circondare da serre, giardini di ulivi e orti in vasche di pietra.

Anche il pesce, che per ovvie ragioni non potrebbe mai essere a kilometro zero, vanta una qualità che solo il mercato ittico di Milano può garantire, un luogo dove, secondo la leggenda, si possono trovare i prodotti più freschi d’Italia. Oltre il mito, però, Olio si prende la responsabilità di curare anche il futuro della propria cucina e dei prodotti su cui si basa, scegliendo materia prima proveniente da pesca responsabile, stagionale, il rispetto della taglia minima.

Con queste prerogative, Olio propone pranzi e cene, ma anche degustazioni a base di pesce, di cui è presente anche una versione più semplice e leggera, immaginata per il bistrot, dove si consiglia di accompagnarla con cocktail e calici consigliati dal personale di sala.

Oggi però, tutto questo è da mettere in programma per un futuro, speriamo vicino, e nel frattempo la voglia di pesce si può soddisfare scegliendo tra il menu Olio a Casa una specialità da testare sulla propria tavola da pranzo, o perché no, sul divano.

Olio offre diverse proposte, tra i “Pronti da servire” e i “Pronti da cucinare”. I primi sono semplicemente da scaldare o da disporre sul piatto – con indicazioni degli chef, nel caso l’impiattamento non sia il vostro forte – mentre i secondi prevedono un passo in più, anche se mai nulla di complicato, operazioni come far bollire l’acqua o miscelare i prodotti consegnati in una padella a fuoco medio.

Infine ai piatti scelti si può aggiungere – e come dire di no – un dessert  come la mousse al fondente 68% con caramello e popcorn caramellato o la Bavarese alla castagna, cachi e ricotta fresca di pecora.

Che scegliere?

A noi piace sperimentare, ma anche viziarci un po’, per cui consigliamo un mix, tra piatti da servire e da cucinare, come una degustazione di crudi, a base di gambero rosso, mazzancolla, scampo, capasanta, tartare di tonno rosso e sashimi di ricciola – naturalmente da servire – abbinata a un Guazzetto di pesci, molluschi e crostacei con brodetto di mare e fregola – da cucinare, ma basta una padella e poco altro.

A consegnarvi il menu scelto saranno i ragazzi della brigata, che per l’occasione abbandonano i grembiuli e si trasformano in perfetti driver.

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