Attualmente solo in Italia il quantitativo di rifiuti prodotti ogni anno è stimato intorno a 30 milioni di tonnellate; risulta allora essere di fondamentale importanza recuperare e riutilizzare il più possibile gli scarti, non solo per evitare l’accumulo di rifiuti nelle discariche, ma anche per ridurre le emissioni prodotte per lo smaltimento di questi ultimi.
Buttare quindi ogni singolo scarto nel giusto bidone di raccolta e non in modo indifferenziato significa contribuire ad aiutare le organizzazioni che si occupano del recupero di materie prime, il cui obiettivo è quello di ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ecosistema ed evitare la creazione di nuove discariche a cielo aperto e l’inquinamento del suolo, dell’aria e delle falde acquifere.
Nel campo alimentare, un grande passo avanti è stato fatto nel settembre 2016 con la legge 166/16 o legge Gadda, proposta dall’onorevole Maria Chiara Gadda: si tratta di una normativa per la limitazione degli sprechi alimentari (e farmaceutici) che ha modificato totalmente le difficoltose procedure burocratiche che limitavano la possibilità di donare le eccedenze alimentari a chi ne aveva più bisogno e di conseguenza la possibilità di ridurre l’impatto ambientale dovuto alle procedure di smaltimento dei rifiuti organici.
Infatti, fino a prima dell’entrata in vigore di questa legge, le catene di distribuzione, le aziende e i commercianti avevano serie difficoltà nel donare alle organizzazioni aventi fini solidali gli alimenti in buono stato ma a rischio rifiuto, tutto ciò a causa di una serie di ostacoli che impedivano la fluidità della donazione. Tali ostacoli sono stati abbattuti il 14 settembre 2016 con la promulgazione della legge.
Riprendendo la giornata mondiale del 18 marzo, un’interessante iniziativa per sensibilizzare il riciclo è stata lanciata da Ferrarelle con il progetto ‘’Fuoriclasse del riciclo’’, un gioco digitale rivolto alle scuole primarie di tutta Italia, promosso con l’obiettivo di sensibilizzare le future generazioni sull’importanza del così detto “impatto -1”, consistente nel riciclare più di quanto si consumi, cosa che l’azienda già fa, togliendo ogni anno dall’ambiente 20.000 tonnellate di plastica, molte più di quante ne impiega per produrre bottiglie con plastica riciclata.
Nel gioco i bambini saranno alle prese con diversi rifiuti (tra cui anche la bottiglia Ferrarelle in R-PET 50%) da dover differenziare selezionando il contenitore corretto in cui buttarli. “Fuoriclasse del riciclo” è solo il primo dei giochi digitali che l’azienda italiana lancerà e l’iniziativa è gratuita e aperta anche ai più grandi, utile per mettere alla prova la propria conoscenza in ambito di riciclo.
In conclusione, saper fare la raccolta differenziata e metterla in pratica tutti i giorni non è solo un dovere del cittadino ma è anche un piccolo gesto di aiuto verso il pianeta, verso l’ecosistema ma anche verso il nostro futuro.