Brutte sorpreseChe cos’è la salmonella e perché può finire in un ovetto Kinder

L’azienda ha ritirato i prodotti dello stabilimento belga di Arlon da dove arrivano i lotti incriminati. Le uova di Pasqua, prodotte ad Alba, sono sicure ma il panico tra i consumatori non si placa. Proviamo a fare chiarezza con l’aiuto di una biologa nutrizionista

Il 4 aprile scorso la Fsa britannica ha identificato 63 casi di salmonella, in gran parte bambini sotto i cinque anni. Tutti avevano in comune una “debolezza”: avevano mangiato dolci Ferrero provenienti dal Belgio. Il 17 aprile, a Ravenna, un 12enne è stato ricoverato con chiari sintomi da salmonellosi. Il 21 aprile il Ministero della Salute ha segnalato sul suo sito nuovi prodotti Kinder Ferrero sottoposti a richiamo, commercializzati da Ferrero Österreich (Austria) e venduti esclusivamente nella provincia autonoma di Bolzano. Mamme nel panico. Bambini privati degli zuccheri e l’azienda di Alba costretta a ritirare i lotti prodotti nello stabilimento di Arlon. Ma come fa la salmonella a finire in un innocente ovetto Kinder?

Come spiega la dottoressa Manuela Mapelli, biologa nutrizionista, la salmonella è un batterio responsabile di infezioni gastrointestinali. Ciò che provoca viene chiamata salmonellosi e rientra tra le tossinfezioni alimentari. Si tratta di malattie causate direttamente da un numero cospicuo di microrganismi. La salmonella fa parte di una grande famiglia di batteri, detti enterobatteri, che trovano il loro habitat ideale nell’intestino degli animali, incluso l’uomo. Quando animali selvatici, domestici o di allevamento, polli, maiali, bovini, cani e gatti liberano le loro feci, possono contaminare alimenti, acque, mangimi. La salmonellosi viene considerata una zoonosi perché si trasferisce dagli animali all’uomo. I sintomi sono nausea e dolore addominale crampiforme, subito seguiti da diarrea acquosa, febbre e vomito. Solitamente tutto si risolve in poco tempo (1-4 giorni). Nei casi più importanti, si continuano ad espellere i batteri attraverso le feci anche nei giorni successivi.

Gli alimenti cui fare attenzione
«Gli alimenti sono tra le più importanti forme di contagio. La salmonella può propagarsi attraverso carne, uova o latte consumati senza efficace trattamento termico o a contatto con materiale fecale o persone infette». Gli alimenti a rischio sono diversi: uova crude o poco cotte, derivati a base di uova come una maionese fatta con un uovo contaminato che, essendo crudo, ci può infettare. Anche una crema al mascarpone, fatta anch’essa con uova crude, può creare problemi. Carne e derivati come pollame crudo o poco cotto, pesci e crostacei crudi, latte crudo, frutta e verdura se non asciugate da acque contaminate possono provocare la salmonellosi.

Il caso Ferrero
Secondo quanto reso noto da Ferrero e dal Ministero della Salute, i prodotti soggetti a richiamo sono Kinder Sorpresa x 6 “Pulcini”; Kinder Sorpresa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous”; Kinder Schoko-Bons, in formato da 46 g, 125 g, 200 g, 300 g, 350 g, 500 g e 750 g; Kinder Schoko-Bons White, in formato da 200 g e 300 g; Kinder Mix, in sacchetto da 132 g, pacchetto regalo da 193 g e secchiello da 198 g, eKinder Maxi Mix, in confezione con peluche da 133 g; Kinder Mini Eggs, in formato da 100 g e 182 g, e Kinder Mini Eggs Mix, in formato da 250 g; Kinder Happy Moments, in formato da 162 g e 242 g; Kinder Happy Moments Mini Mix, in formato 162 g. I lotti interessati, riportati sul retro della confezione e nel caso del prodotto Kinder Sorpresa x 6 «Pulcini» sul singolo Ovetto, sono tutti quelli che hanno le diciture RZ, LZ, R03, L03. Qualora si sia individuata questa cifra, l’azienda chiede di non consumare il prodotto e di contattare il Servizio Consumatori. Molti si sono fatti prendere dal panico e hanno rinunciato alle uova di Pasqua, non coinvolte nel caso.
Come spiega l’azienda, «le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa sul mercato italiano sono prodotte in Italia ad Alba (Cn) e non sono coinvolte dal richiamo». Intanto, mentre sono in corso le indagini su contaminazione da salmonella, le attività nello stabilimento di Arlon sono state sospese. Sul sito dell’azienda si legge: «Ferrero riconosce che ci siano state inefficienze interne che hanno creato ritardi nei richiami e nella condivisione delle informazioni. Questo ha impattato sulla rapidità e efficacia delle indagini. Lo stabilimento riaprirà una volta che verrà certificato dalle autorità».
L’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) e il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) sono al lavoro su questo focolaio di Salmonella Typhimurium. Secondo gli ultimi dati, i casi registrati in Europa sono 187 casi (158 confermati e 29 probabili), soprattutto tra bambini sotto i 10 anni. Questi pazienti sono sparsi in 12 paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svezia. Un caso è sotto indagine in Italia.

Come fa la salmonella a finire in un ovetto Kinder?
Secondo Mapelli si può ipotizzare che un ingrediente utilizzato ha subìto una contaminazione da salmonellosi oppure che un impiegato non avesse accuratamente disinfettato le sue mani, contaminate da deiezioni, andando a danneggiare il prodotto. «Il ritiro preventivo è la scelta giusta. Ora tocca ai Nas verificare che non ci sia più la presenza del batterio su superfici e nei dipendenti».

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