Slow Food Editore ha ormai ultimato la sua nuova Guida alle Birre d‘Italia, che sarà disponibile dal 25 maggio in libreria e online. Si tratta del lavoro di oltre 90 collaboratori, coordinati da Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni. La Guida si pone come obiettivo principale voler offrire un fotogramma per preciso del mondo brassicolo italiano d‘alto livello. Tuttavia, questa non è riservata solamente agli esperti di settore, ma cerca di abbracciare pure gli amanti delle birre di alta qualità. Ciò avverrà tramite descrizione semplici e immediate, che giungono subito al lettore così da renderne più scorrevole la lettura: si leggerà ad esempio di una birra dolce, facile da bere e maltata, o ancora amara, complessa, secca, e così via. Un linguaggio aperto che esula il lettore dall‘essere un esperto di settore.
Rispetto all‘edizione precedente sono stati aggiunti 69 birrifici (si passa quindi da 387 a 456 nomi) e ben 429 birre, per un totale di 2346 prodotti. Ci sarà inoltre una sezione ai produttori di sidro e ai sidri, a riprova del fatto che ormai l‘attenzione per i fermentati di mela è sempre più in aumento. Naturalmente vi sarà una forte presenza di Trentino, Alto Adige Südtirol, Valle d‘Aosta e Piemonte; oltre le regioni del Nord comunque sarà presente anche una del Sud, la Puglia.
Come da tradizione, la Guida riconoscerà la Chiocciola a quelle aziende che si sono distinte per la qualità e costanza dei loro prodotti, oltre che per il ruolo svolto nel settore, i valori identitari e l’attenzione al fattore territoriale e ambientale. A esser stati ritenuti meritevoli della chiocciola sono stati 38 birrifici e 3 produttori di sidro, mentre le regioni più rappresentate sono state Piemonte e Lombardia. Verrà assegnato anche il simbolo dell’Eccellenza a chi ha espresso un’elevata qualità media su tutta la produzione, 80 birrifici e 7 produttori di sidro. Le birre e i sidri premiati sono stati invece 651 e sono state ripartite in categorie che suggeriscono facili e immediate modalità di consumo, particolari caratteristiche della bevanda: si va dalle bottiglie per tutti i giorni a quelle per le grandi occasioni, passando per i prodotti da far riposare in cantina.
Chiosa finale sui locali dover poter comprare e bere birra: saranno raccontati in maniera più completa, grazie a un elenco di simboli che renderanno più immediata la loro comprensione. I simboli descriveranno la proposta gastronomica (pizze, taglieri, piatti caldi e freddi, ecc.), la qualità, la selezione, il servizio delle birre e l‘accoglienza. La Guida verrà presentata ufficialmente a Roma il 3 e il 4 giugno in un evento dove ben 80 produttrici e produttori premiati da Slow Food potranno offrire una degustazione dei loro prodotti.