Il leader nordcoreano Kim Jong Un è arrivato in Russia nella notte, nella stazione di Khasan. E oggi dovrebbe incontrare il presidente russo Vladimir Putin a margine del Forum economico orientale in corso a Vladivostok. L’obiettivo del primo viaggio in oltre quattro anni di Kim, partito a bordo di uno speciale treno blindato e accompagnato da ministri, funzionari e militari, è discutere un possibile scambio di armi in cambio di cibo, energia e tecnologie nucleari.
Di un incontro tra i due per discutere della vendita di armi nordcoreane a Mosca per la guerra in Ucraina, si parla ormai da una settimana. Putin vorrebbe dal leader nordcoreano artiglieria e missili anticarro. «Va a elemosinare l’aiuto di Pyongyang», dicono il Dipartimento di Stato americano. «Non esiteremo a imporre nuove sanzioni contro la Corea del Nord».
Pyongyang possiede scorte di munizioni e carri armati di epoca sovietica del tipo che Mosca ha schierato in Ucraina e potrebbe fornire pezzi di ricambio. Mentre Kim, oltre ad aiuti alimentari, vorrebbe da Mosca tecnologia avanzata per satelliti e sottomarini a propulsione nucleare. La Corea del Nord, isolata da tutto, ha bisogno di tutto.
Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, i rapporti tra Pyongyang e Mosca si sono fatti più intensi. A luglio era stato il ministro della Difesa russo Sergej Shojgu a volare nello Stato comunista. Il dittatore nordcoreano aveva portato il suo ospite a visitare il suo arsenale militare. Lo stesso Shojgu avrebbe proposto a Kim durante quella visita un’esercitazione navale congiunta, assieme alla Cina.
Per gli esperti, l’incontro tra Kim e Putin va letto anche come il desiderio comune di contrastare la crescente cooperazione militare trilaterale tra Seul, Washington e Tokyo.
Il treno speciale blindato su cui ha viaggiato Kim – tra interni bianchi, lunghi tavoli per le riunioni, monitor a schermo piatto alle pareti, computer portatili, poltrone di pelle rosa – è lo stesso che utilizzava suo padre, Kim Jong-il, e che, secondo uno dei resoconti più dettagliati finora trasportava casse di costoso vino francese e aragoste fresche.
Quando i Kim si spostano, il regime dispone di tre differenti treni per un totale di 90 carrozze: un primo treno che serve ad aprire la strada, un secondo con il leader e il suo entourage più stretto, un terzo a chiudere la carovana con le guardie del corpo.