C’è un nuovo gruppo di estrema destra nel Parlamento europeo. È l’Europa delle nazioni sovrane, formatosi attorno al partito tedesco di estrema destra Alternative für Deutschland. È la terza formazione a destra dei Popolari europei e per il momento conta tra le sue fila venticinque eurodeputati provenienti da otto Paesi.
Ci sono tre deputati polacchi di Konfederacja, tre bulgari di Wasraschdane, un eurodeputato della Spd ceca, un membro del francese Reconquête, uno sloveno di Republika, un ungherese ex Fidesz, un lettone dell’Unione per il popolo e la giustizia. La guida è ovviamente dell’estrema destra tedesca Alternative für Deutschland (AfD, Alternativa per la Germania), che conta quattordici rappresentanti.
«Questo significa che nel giro di pochi giorni sono stati fondati in Parlamento due nuovi gruppi di estrema destra», scrive Politico Europe. «Lunedì, il Rassemblement National di Marine Le Pen e il Fidesz di Viktor Orbán hanno unito le forze per creare il gruppo Patrioti per l’Europa, che ha in gran parte sostituito il gruppo Identità e Democrazia, ora sciolto. Ma l’Europa delle nazioni sovrane promette di essere più radicale ancora».
Verosimilmente i gruppi politici più moderati, quelli centristi e di sinistra, imporranno un cordone sanitario a entrambi i nuovi gruppi, impedendo ai loro membri di ricoprire posizioni influenti nei prossimi cinque anni. Questo nuovo gruppo dei sovranisti sarà il raggruppamento più piccolo del Parlamento, con una capacità molto limitata di influenzare i lavori. Nella distribuzione delle cariche all’interno del Parlamento europeo non otterranno vicepresidenze dell’assemblea o presidenze di commissione. E i loro candidati verranno messi sistematicamente in minoranza dai partiti centristi che godono di una forte maggioranza nell’emiciclo. Però è anche vero che uno dei leader del gruppo avrà il diritto di partecipare alle riunioni della Conferenza dei presidenti, che stabilisce l’agenda del Parlamento e gestisce i suoi affari interni.
«Ci siamo riuniti perché condividiamo l’obiettivo di avere un impatto significativo sul futuro politico dell’Europa attraverso un’azione decisa e una pianificazione strategica», si legge nel comunicato diffuso ieri sera. «L’influenza è sempre stata esercitata da coloro che hanno avuto il coraggio di organizzarsi e di agire strategicamente».