Alimentare la fantasia Nella stanza del piacere di una libreria nascosta nel centro di Palermo

“La stanza di carta” è una libreria speciale: da una porta nascosta si accede a due piccole nicchie, una per libri e riviste erotiche e l’altra per volumi che svelano segreti

ph Roselena Ramistella

Questo è un articolo del nuovo numero di Linkiesta Etc dedicato al tema del tabù, in edicola a Milano e Roma e negli aeroporti e nelle stazioni di tutta Italia. E ordinabile qui

«Se noi nella parete della stanza del piacere praticassimo un buco, una grattatina – per rimanere nel campo delle pruderie – sbucheremmo nella cappella di una sagrestia». Piero Onorato, «inguaribile libraio dal 1969», mi conduce in una visita guidata della sua libreria, “La stanza di carta, libri e arte”, in via Giuseppe D’Alessi 1 a Palermo: quindici metri quadri dallo spazio infinito, una matrioska componibile, incastri di nicchie sui muri con porte segrete socchiuse e retro-illuminate per alimentare la fantasia. 

Sollevando lo sguardo da un titolo Sellerio, da un Burlevole e ridicolo lunario del Seicento disposti sul tavolo al centro dell’ambiente, si incrociano gli sguardi su una donna sulla copertina di un numero di Penthouse del 1981 o una donna sul numero tre di Casanova, rivista di seduzione all’italiana o sugli sguardi di Moana Pozzi e Ilona Staller sul frontespizio della videocassetta Speciale America

La stanza del piacere, nicchia inarrivabile per il cliente, custodisce anche un Campionario dell’uso e dell’abuso immaginario della Sirena, nei suoi usi “spuri, impuri, profani e mistificati”; un tractatus di «riproduzioni meravigliosamente colorate delle cento labbra di pietre, le più belle e sepolte nel campo del collezionismo più raro»; un volume della serie Amore ed arte, saggio d’interpretazione delle raffigurazioni erotiche dei templi del Nepal. 

Pagine di Kamasutra fatto scultura nell’era antica, confinanti con i tropici di Henry Miller. «Lo stesso fatto che il cliente non possa accedere alla stanza del piacere – spiega il libraio – come a quella dei segreti, è metafora del piacere irraggiungibile. Io vi accedo tramite una scala di legno di sei metri, effettuando una torsione per entrare. Per cui il frequentatore della libreria si risponde da sé, dicendo che il piacere è tutto da conquistare». 

Onorato ha conquistato questa libreria nel 2019. Prima di allora era stata chiusa per vent’anni e, prima ancora, era stata una libreria storica – aperta nel 1920 – che trattava editoria scolastica e universitaria. «Le due nicchie all’epoca erano utilizzate come magazzini. Il primo libro che ci ho messo a guardia, proprio in concomitanza con la sagrestia dall’altra parte, è stato Sesso e santità di Carlo Falconi. 

Una volta un uomo, venuto qui su suggerimento di amici, mi ha fatto prendere una pila di libri dalla stanza del piacere e li ha comprati quasi tutti. Nella stanza dei segreti invece si può trovare quello che neppure uno pensa di cercare, e quindi tutto è lasciato all’immaginazione. Io dico che ci sono quei libri che salvano la vita. 

Avevo un cliente che possedeva 40mila volumi e ogni settimana mi chiedeva un libro che potesse salvargli la vita. Quando è morto avrei voluto prendere parola al funerale, per dire che ero rammaricato ma non ero riuscito a dargli il libro che desiderava». In qualche modo Onorato salva la vita ai libri stessi: «Negli ultimi vent’anni il libro si è svilito come contenuto e contenitore. Volevo creare una wunderkammer contemporanea, un luogo del sogno dove poter mettere al centro un certo tipo di libri». Anche questo è un piacere segreto.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter