Dare l’esempio Perché le parole di Luca Marinelli sui treni e gli aerei sono importanti

Durante il podcast “Passa dal Basement” di Gianluca Gazzoli, l’attore ha parlato dei danni ambientali delle «comodità», dicendo che le persone che hanno «il tempo e le possibilità» devono impegnarsi particolarmente per «diminuire il loro impatto su questo pianeta». Un messaggio semplice ma non banale, considerando che siamo in Italia

LaPresse

Dalla newsletter settimanale di Greenkiesta (ci si iscrive qui) – Uno degli attori italiani del momento che promuove la mobilità sostenibile durante uno dei podcast italiani del momento. Sembra una cosa piccola e banale, ma è in realtà preziosa in un Paese dove l’ambiente e il clima sono totalmente ignorati dalle personalità sulla cresta dell’onda. 

Intervistato da Gianluca Gazzoli su “Passa dal Basement”, l’attore protagonista della miniserie “M – Il figlio del secolo” ha ammesso di non prendere l’aereo da almeno sei anni non solo per ragioni personali (ha paura di volare) ma anche per motivi etici. 

Marinelli ha parlato dei danni ambientali delle «comodità», dicendo che le persone che hanno «il tempo e le possibilità» devono impegnarsi particolarmente per «diminuire il loro impatto su questo pianeta». «Ormai prendiamo l’aereo per fare tutto. Perché prendere l’aereo Roma-Milano quando abbiamo a disposizione un treno? È una cosa che non concepisco. Alcune cose possiamo evitarle», ha aggiunto l’attore.   

«Con il treno si parte dal centro della città e si arriva al centro di un’altra città. C’è la possibilità anche di parlare con delle persone perché è un momento più rilassato: si parla, si conoscono persone, si lavora, si studia, si legge, si guarda un film, si dorme. Passi una giornata normale, ma seduto». 

Un concetto semplice ma non ancora consolidato nelle abitudini dei cittadini, che non vanno colpevolizzati ma accompagnati – anche attraverso messaggi ed esempi del genere – verso un nuovo approccio agli spostamenti quotidiani e non. 

La dichiarazione di Marinelli è arrivata a pochi giorni di distanza dalla “performance” di Timothée Chalamet, arrivato sul red carpet di Londra a bordo di un bike sharing di Lime. Un’icona del nostro panorama culturale che si muove in bici aiuta a normalizzare un tipo di mobilità ancora, evidentemente, da sdoganare. Post scriptum: Chalamet ha preso una multa di sessantacinque sterline per non aver parcheggiato correttamente il mezzo, ma questa è un’altra storia.

X