Esiste il concetto dell’immediato, dell’estemporaneo, nelle Performance di Vanessa Beecroft, ma è arginato in situazioni in cui c’è poco movimento: “Lascio che la componente aleatoria di una performance crei momenti di non previsto. Non perchè io ami il caos, ma perchè non lo posso evitare”. Delle Performance, le sue, che sembrano più dei tebleaux vivant, con modelle nude, in abiti succinti o, ancora, il cui corpo è interamente dipinto e in cui non accade veramente qualcosa: come a Milano, il 7 giugno alla Galleria Lia Rumma, in via Stlicone 19 (tel. 02-29000101), durante l’inaugurazione della performance VB70 e la mostra ad essa collegata: una decina di modelle nude si sono trovate nello spazio al piano terra della galleria, confondendosi con sculture realizzate per l’occasione dall’artista, in diversi marmi, o blocchi in pietra grezza. Il contrasto era immediato: l’immobilità della pietra, perfetta e naurale, si scontrava con l’immobilità, artefatta e relativa, delle modelle. I colori della pietra erano accostati ai corpi delle ragazze, allo stesso modo nudi, ma interamente dipinti. Una somiglianza fasulla, un accostamento comunque impossibile e che sapeva creare la caduta del concetto di monumentalità: la finta somiglianza che le modelle cercavano nel volersi confondere coi marmi accanto cui stavano, era in partenza solo un’illusione. A completare l’evento, ai piani superiori della galleria, sono esposte altre sculture in marmo che rappresentano, prevalentemente, ancora, il tema dl corpo di donna su pietra (avvicinabili a quelle esposte all’esterno del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia). In questo caso l’accostamento è simbiotico e reale. Il corpo e la pietra si fondono perfettamente, essendo della stessa materia.
La mostra prosegue a Napoli sempre alla Galleria Lia Rumma, con inaugurazione il 9 giugno (via V. Gaetani 12, 081-19812354): al centro di questa esposizione sono tre sculture inedite e le videoproiezioni di VB66 e VB67, realizzate dall’artista nel 2010 rispettivamente al Mercato Ittico di Napoli e agli Studi Nicoli di Carrara, e i lavori fotografici, di grande dimensione, tratti dalla prima performance (VB66).
Info. www.liarumma.it, [email protected]