Arabic PortraitsStorie di ordinaria disperazione

Di storie come questa ce ne sono ogni giorno negli Emirati. Una premessa: la gravidanza fuori dal matrimonio e' illegale, così come l'aborto. Melanie ha 20 anni, originaria delle Filippine. Dopo ...

Di storie come questa ce ne sono ogni giorno negli Emirati. Una premessa: la gravidanza fuori dal matrimonio e’ illegale, così come l’aborto.

Melanie ha 20 anni, originaria delle Filippine. Dopo una relazione con un uomo pakistano che l’ha abbandonata, scopre di essere incinta. L’unica persona alla quale puo’ chiedere aiuto e’ sua cugina, domestica come lei e come la maggior parte delle ragazze Filippine a Dubai. Le due donne non sanno che cosa fare, pensano all’aborto clandestino, ma e’ troppo pericoloso e poi non conoscono nessuno che lo pratichi.

La ragazza porta così a termine la gravidanza, ma non può certo andare in ospedale quando le vengono le doglie. Al momento del ricovero chiedono il certificato di matrimonio e se non ce l’hai finisci direttamente in carcere. La cugina decide quindi di rischiare e di farla partorire a casa sua, sul suo letto. Per fortuna va tutto bene e il bimbo, anzi la bimba, nasce.

Melanie nel frattempo ha perso il lavoro e quindi il permesso di soggiorno. La famiglia per la quale lavorava l’ha licenziata appena si e’ accorta che era incinta. Non volevano finire nei pasticci e non l’hanno aiutata.

La cosa più semplice e’ lasciare gli Emirati, pensano Melanie e la cugina, ma come se la piccola non ha i documenti? Impossibile. Parte solo la mamma, in attesa di poter tornare negli Emirati con un nuovo lavoro. Così la cugina si prende cura della bimba.

La polizia fa spesso controlli sui lavoratori filippini, ma in questo caso pare che la famiglia per la quale lavorava Melanie abbia denunciato la situazione. Gli agenti fermano infatti la cugina e scoprono che la piccola non ha documenti. La donna confessa tutto e viene incarcerata. Ora rischia due anni, una multa salata, e un bel ban sul passaporto, ovvero il divieto di rimettere piede nel Paese.

La bimba si trova adesso in un istituto. Probabilmente non rivedrà mai più sua madre. E molto difficilmente troverà una famiglie che l’adotti. I filippini qui sono considerati pochissimo (nel senso che una coppia emiratina non adotterebbe mai una bimba asiatica), per un expat occidentale e’ molto complicata l’adozione e una famiglia filippina e’ quasi impossibile che abbia le possibilità economiche per accogliere un bambino. L’unica speranza e’ che Melanie, con un po’ di soldi, si rivolga all’ambasciata Filippina. Solo loro possono emettere un passaporto per la bimba. Ma la fila di donne e uomini, disperati come lei, e’ lunghissima.

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