Questo è il mio ultimo post datato 2011. E’ un post di augurio, saluti e ringraziamenti a chi ha seguito quello che non c’è fin qui. A volte è difficile anche per me starmi dietro, ed è per questo che vi ringrazio.
Approccio al nuovo anno chiudendo quello passato: a gennaio uscirà il mio primo ebook, a febbraio uscirà il mio terzo romanzo, il 2012 si aprirà coronando il lavoro del 2011, per me.
Se dovessi consigliarvi un libro, per le vacanze venture, la triplice possibilità che offro è tra “Il Conte di Montecristo” di Dumas perchè tutti lo credono un mattone ma è il più bello di sempre, “Infinite Jest” di Foster Wallace perchè anche se non lo finisci l’importante è provarci, e “Piombo” di Besola perchè è azione intrattenimento settanta eppure è scritto così bene: tre libri diversissimi, nel peso nel contenuto nella portata, ma che sicuramente non ci si pente di aver letto. Sono i miei tre favoriti del 2011, tolta la serie a fumetti di Ratman, che non fa più (soltanto) ridere.
Se dovessi sconsigliarvi un film, sarebbe un bodycount italiano: ma se dovessi consigliarvelo, tra quelli visti o rivisti quest’anno proporrei Valhalla Rising di Nicolas Winding Refn (come un bel film che lascia tutti senza parole), Se Mi Lasci Ti Cancello di Michel Gondry (toccante nel profondo) e Banditi a Milano di Lizzani (avanti quarant’anni).
Se dovessi consigliarvi una pizzeria, sarebbe la Coccinella all’Isola. Ma non vi consiglio più niente. Vi racconto un aneddoto: in questi giorni al mercato ci rubano un sacco di cose. Sotto le feste è così, ma quest’anno pare non riusciamo a fare attenzione continuamente. E così, qualcuno ha rubato Gesù Bambino, con la sua mangiatoia di resina. Prezzato euro 1. Qualcuno riporrà un bambinello, domenica mattina, nella sua mangiatoia vuota, per completare un presepe da buon cristiano. Un bambinello rubato al mercato.
Questa Umanità si calpesta da sola, quotidianamente. Avrei tante cose da raccontare, tanti piccoli aneddoti compromettenti, un tip tap sull’Umanità, sulle istituzioni che non tutelano, su una classe politica, nazionale e comunale, che non ha mai lavorato per strada come la gente che pretende di governare, sui ribelli che gridano e tumultano in strada e sussurrano in boutique, sui telefoni cellulari, sugli smartphone dei ribelli stessi, sui voli lowcost che inquinano davvero però il mondo è tutto intorno a te e lo vuoi vedere pur se NO TAV, su quelli che retorizzano una crisi che sembrerebbe ormai essere solo una parola, sugli evasori totali che il sistema tutela facendo pagar quello che loro risparmiano a chi già paga aumentando le tasse, sugli eroi che non esistono più, su Bin Laden che è morto Gheddaffi che è morto Steve Jobs che è morto e quell’altro che è morto e tutto ha il sapore di una grande mistificazione così vivere resta relegato al nostro semplice quotidiano perchè tutto il resto succede sopra le nostre teste e appare lontano, intangibile e…
Ieri ho dovuto gettarmi in strada a occupar la carreggiata perchè il flusso delle auto che hanno fretta non lasciava impegnare l’incrocio di viale Suzzani a un’ambulanza a sirene spiegate. Se non impegni il tuo corpo, se non impegni te stesso, nelle piccole cose, il mondo non cambia, non progredisce, non va avanti. E agire in ogni piccolo gesto può avere un effetto farfalla nella Società, nella Cultura intera. Una parola gentile o un gesto arrogante in incipit di un discorso influenzano il dialogo con qualsiasi referente. A scegliere, siamo sempre noi.
E’ per questo che ci chiedo, e ci auguro, di concludere l’anno fuggente, ed esordire nell’anno nascente, con gesti importanti, belli e gentili. Per vivere un anno importante, bello, e gentile.
Buon Natale, e un Buon Anno Nuovo.