Club HouseComunque sarebbe ora di smetterla

Perché poi va a finire che la storia prende una brutta piega. Già uno si accorge di avere tra i follower del suo tumblr una nutrita comunità gay e lesbica (questa è ancora tutta da capire, se sono ...

Perché poi va a finire che la storia prende una brutta piega. Già uno si accorge di avere tra i follower del suo tumblr una nutrita comunità gay e lesbica (questa è ancora tutta da capire, se sono lesbiche perché vanno in visibilio di fronte ai muscoli maschili?). E sia chiaro, non c’è nulla di male: quei rugbisti sono davvero dei bei ragazzoni, passano tutto il giorno divisi tra palestra e allenamenti sul campo, ci sarebbe da stupirsi se non fossero dei bronzi di Riace. Si prestano a calendari dove appaiono ignudi, che piacciono tanto alle figliole e a chi si sente figliola dentro. Uno che il rugby lo mastica da parecchio, ne è certo: “Probabilmente si mettono davanti allo specchio e si rimirano, per vedere se è saltato fuori un altro muscolo”, edonisti.

Poi se ne saltano fuori con indagini come queste – la notizia è un po’ vecchia, paziena: questo è un blog, non deve rispondere al sacro vincolo della tempestività. Dice che vanno in meta più facilmente se prima di un match guardano filmati hard o violenti. Che ci vai a fare all’università se finisci per scoprire l’acqua calda (quelli di Repubblica che si divertono a spiare dal buco della serratura sono andati in brodo di giuggiole)?. Se ad una terza linea gli metti davanti le immagini di un bambino che soffre la fame in Africa a poche ore dal fischio d’inizio, si rattrista, ha un cuore anche lui. Ma se gli devi fornire la dose giusta di testosterone prima di una battaglia, devi procedere in altro modo. E’ una pura questione di logica. Altrimenti a che ti serve un Al Pacino negli spogliatoi? Vai a placcare, non a raccogliere margherite e Tori Black o Jenna Jameson possono risultare molto più utili alla causa di un documentario di Piero Angela.

Torniamo seri che questo è rugby, mica calcio.