grand-tourVillette d’Italia. L’identità diffusa del Belpaese?

Da appassionato al tema, guardo e riguardo queste interessantissime fotografie, instancabilmente. Gran parte d'Italia oggi si presenta così, appena fuori città, una lottizzazione dietro l'altra. Vi...

Da appassionato al tema, guardo e riguardo queste interessantissime fotografie, instancabilmente. Gran parte d’Italia oggi si presenta così, appena fuori città, una lottizzazione dietro l’altra. Villette più o meno delle stesse dimensioni, al centro di uguali lotti quasi quadrati, dentro giardini con gli stessi tipi di piante, tutto perfettamente a norma di legge, o quasi.

Simili colori, piante, finestre, tetti e via così, con infinite variazioni sul tema, minime sufficientemente per soddisfare le ambizioni di singoli proprietari. Direste che queste case stanno in luoghi diversi? O forse che sono nello stesso quartiere, tutte diverse ma poi tutte più o meno uguali, più o meno grandi, più o meno anonime. E all’interno impenetrabili, impermeabili all’occhio.

Montecchio di Crosara

Limidi di Soliera

Compignano di Marsciano

Avetrana

Allora ripenso a tutte le parole al vento di molti architetti, giornalisti e professori, che nonostante l’Italia sia in gran parte costruita così, parlano e scrivono d’altro, fanno finta di ignorare il fenomeno, come fosse un piccolo effetto collaterale di scarso rilievo, pensando che il proprio lavoro sia poi un’altro, così diverso…

Per queste e altre ragioni pubblichiamo a distanza di tempo, solo parzialmente, queste fotografie di Paola Dallavalle e Fulvio Guerrieri, artisti per passione dell’architettura, già in mostra a Pelago l’anno scorso presso la Fondazione Lanfranco Baldi. Un lavoro direi illuminante che speriamo di rivedere con la dovuta calma di nuovo esposto, essendo stato di recente acquisito dal Museo della Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.

Ai più attenti i nomi dei luoghi, in didascalia a queste immagini, forse diranno qualcosa, suoneranno familiari, e allora scopriranno che queste visioni oggettive di architetture ordinarie nascondono una chiave sensazionale. Un ottimo pretesto per un lavoro seriale, ma forse non così importante; quel che conta è l’esattezza paradossale, quasi paradigmatica, di queste fotografie e quello che ci stanno mostrando.

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