Sì, lo so, non si parla in pubblico di quel che dice la Santanchè. Non sta bene. Non si fa. Però oggi sentendola spiegare che la Minetti è stata la Nilde Iotti di Silvio Berlusconi ho pensato che a molti quel nome diceva poco o nulla. Premessa doverosa: la politica della prima Repubblica che ho solo incrociato con gli occhi dell’infanzia o dell’adolescenza mi affascina molto. L’ho ripercorsa, l’ho riletta e riguardata. Nilde Iotti non è tra i personaggi che mi hanno mai particolarmente colpito o affascinato. Non ne conservavo ricordi particolari, nè tra quanti avevo assorbito nè tra quelli che avevo “ripassato” col tempo. E però, oggi, ho colto anch’io l’occasione di un ripasso. E in un archivio non particolarmente affollato di sue immagini e discorsi, ho scelto di farvi riascoltare questo. Si parla di donne che stanno “col capo”, e fanno politica.
I passaggi che gettano luce sulla dichiarazione un po’ “sopra le righe” di Daniela Santanchè sono molti. Li lascio scegliere a voi. Per Nicole Minetti invece mi permette un suggerimento che muove dalla nota finale sulla specializzazioni in ciò di cui si è esperti: un occhio a come funziona la salute dentale nella Regione Lombardia di cui è consigliere potrebbe anche buttarlo. Anche se la mia opzione preferita restano le dimissioni e il luminoso esempio del Trota