“Mi sento in imbarazzo a difendere 40-50 sfigatelli”. Poi rincara: “Sono solo degli sfigati”. Parola di commissario tecnico, Cesare Prandelli, a proposito dei calciatori coinvolti nell’inchiesta calcio scommesse. Lo ha detto stamattina, il Ct, e oggi pomeriggio è arrivata l’ufficialità della (ormai certa, per tutti) iscrizione dell’azzurro Leonardo Bonucci al registro degli indagati. Sempre oggi, nel pieno del pomeriggio, sono arrivate rivelazioni importanti (e potenzialmente gravissime) ai danni di Gigi Buffon, portiere della juventus e capitano della nazionale.
Dunque, io sono garantista, e un avviso di garanzia non è certo una condanna. Però Prandelli si è mostrato (comprensibilmente, giustamente) rigoroso anche nei confronti di chi è sospettato, di chi è coinvolto dalle indagini. Esemplare, in questo senso, il suo comportamento con Mimmo Criscito: raggiunto da avviso di garanzia, e subito spedito a casa.
Il caso di Bonucci, difensore della Juventus classe 1987, si pose quasi contemporaneamente. Anche lui era indagato. Prandelli e la federazione si arrampicarono sugli specchi: “Non ha ricevuto nessun avviso di garanzia”. Ora, Prandelli è un bravo allenatore ed è stato un buon giocatore, è tutt’altro che uno stupido ma certo non ha confidenza coi codici e le procedure. Può perfino così fingere di non sapere che l’avviso di garanzia è un atto burocratico-procedurale dovuto, che deve (o dovrebbe) raggiungere chi è indagato a sua tutela. La mancata consegna è un problema che riguarda il pieno diritto di difesa degli indagati, non certo la loro qualifica di indagati.
E oggi, comunque, è ufficiale fino all’ultimo grado di ufficialità: Leonardo Bonucci è indagato, e fa davvero ridere che Demetrio Albertini, in nome della Figc, insista nei distinguo e ancora spieghi che lui non ha ricevuto nessun avviso di garanzia. Buffon non è indagato (o non ancora?), ma di certo l’anomala movimentazione di danaro per un milione e mezzo, in uscita dal suo conto e diretti verso il conto del titolare di una ricevitoria, suona come una pista di indagine molto seria (o un indizio di sfigataggine, per dirla con Prandelli).
Sorvolo sull’improvvisa tirata garantista di Buffon di ieri – che ha ragione da vendere nel merito, e torto marcio nel metodo se sapeva di avere la Guardia di Finanza alle calcagna. Ma non posso, non possiamo sorvolare sull’onore del nostro paese e su chi difenderà i suoi colori in nazionale. Se per Prandelli chi scommette è uno sfigato indifendibile, cosa aspetta a prendere il toro per le corna e a fare pulizia? Qui il garantismo è sacro, ma Prandelli ha già dichiarato (con Criscito) di non volere correre rischi. Non li può correre con Bonucci e Buffon solo perchè sono più indispensabili allla nazionale che ha in mente.