Stamane, mentre in Europa cresce l’attesa per il dio Pallone, il PD nella sua direzione nazionale ha deciso di cambiare la storia della politica italiana (sic!). C’era da aspettarselo, il Segretario Pierluigi Bersani aveva annunciato grandi cose su facebook, addirittura miracolose
e così è stato. Nel suo discorso ha dimostrato un prevedibile disinteresse verso gli ultimatum di Vendola e Di Pietro, che soprattutto dopo la disastrosa tornata amministrativa hanno cercato (invano) di rinsaldare la loro base, invocando a gran voce la fine del Governo Monti. Stavolta Bersani non è ambiguo, non nasconde nulla e afferma senza alcun tentennamento: “Per noi la legislatura si chiude nel 2013” e dopo sarà il tempo del patto tra progressisti e moderati, ovvero l’UDC… Nei fatti si allarga la foto di Vasto ma, e c’è un ma grosso quanto una casa, ci saranno le primarie. Primarie alle quali potranno partecipare tutti, dal centrosinistra alla società civile (Sindaci compresi) purchè condividano un accordo di programma che punterà “al rispetto dei conti” ovvero a seguire pedissequamente i dettami del Fiscal Compact.
Primarie alle quali potrà, per assurdo, partecipare anche Beppe Grillo, che 3 anni fa era deciso a candidarsi addirittura per quelle del PD intenzionato ad offrire “un’alternativa al nulla”… allora Giorgio Merlo si chiedeva ironicamente se Grillo facesse “comizi gratuiti o a pagamento”. E Grillo ne ha fatti di comizi, fino a diventare leader di quello che viene accreditato come il secondo partito in Italia, cosa che al momento escluderebbe (e qui il condizionale è d’obbligo) una sua eventuale candidatura. Ma siccome è risaputo da tutti, che il PD le primarie decisive di solito le perde, il comico genovese un pensierino ce lo potrebbe pure fare…
Ora la palla passa agli altri, saranno Sel e IdV a scegliere se seguire in maniera incondizionata i dettami del PD o iniziare a pensare all’alternativa, magari ad una nuova sinistra alternativa, che come ebbe a dire Ferrero durante la manifestazione nazionale della Fds “accantoni le differenze strumentali e segua il percorso della Sinistra Europea”, quel percorso che in Grecia sta portano Alexis Tsipras, leader di Syriza alla vittoria elettorale…