Quale prospettiva per la Chiesa Cattolica?
Comprendere che cosa sia la Chiesa Cattolica Romana è fondamentale per poterne costruire non solo una critica, anche assai radicale, ma una prognosi e prima ancora una diagnosi circa le sue “malattie”. È comune sentire che la Chiesa Petrina sia un monolite non è così; non è così dal punto di vista sociologico, della sociologia religiosa, non è così dal punto di vista della disciplina canonica infatti in essa vigono due Codici di Diritto Canonico, uno per la Chiesa Latina ed uno per i Riti Orientali (sette riti orientali ad esempio: Uniati, Maroniti del Monte Libano, Melkiti, Siro Malancaresi ecc ecc) nel codice di diritto canonico per i riti orientali ad esempio è ammesso al sacerdozio anche chi sia già sposato, il celibato è riservato ai vescovi (tutti provenienti dai Monasteri), non è un monolite poi per quanto riguarda la Liturgia, cioè la celebrazione pubblica della Santa Cena vero cuore della ritualità cristiana. La Chiesa Cattolica appare ad uno sguardo informato come una complessità di soggetti sovente in conflitto fra di loro, spesso tentati da Scismi più o meno importanti, si pensi alla Comunità San Pio X ovvero i Lefevriani ultra tradizionalisti che non riconoscono il Concilio Vaticano II accusato di Modernismo e di Protestantesimo od alla galassia dei Movimenti Ecclesiali.
I Movimenti Ecclesiali sono una componente fondamentale della Chiesa Cattolica contemporanea, basti citare Comunione e Liberazione che tanto fa discutere o il Movimento dei Focolari fondato durante la Seconda Guerra Mondiale a Trento da Chiara Lubich, fu il primo movimento ecclesiale guidato da una donna e nei cui statuti è previsto che alla sua guida sempre vi sia una donna. Chiara Lubich fu la prima donna a prendere la parola in quella che fu la Moschea di Malcom X e sempre lei costituì un originale tratto di unione tra la Chiesa di Roma ed il Patriarcato di Costantinopoli durante il Regno di Atenagora. Od ancora la potentissima Opus Dei fondato durante la Guerra Civile Spagnola dal sacerdote “nazionalista” Josè Maria Escrivà de Balaguer eretto da Giovanni Paolo II in Prelatura Personale, ovvero in Diocesi Universale sotto il diretto controllo della Santa Sede. Josè Maria Escrivà de Balaguer alla morte venne beatificato in tempi record, tant’è che in Spagna venne ironicamente chiamato “el BAV” (Beato ad Alta Velocità) od ancora il Rinnovamento dello Spirito, che proprio alla vigilia di Pentecoste ha celebrato i suoi primi quaranta anni di attività od ancora i Cursillos de Cristianidad ed i Neo-Catecumenali. Movimenti legati al Carisma del fondatore come un tempo lo furono gli Ordini Monastici o le Congregazioni Religiose. Ciascuno di questi Movimenti ha proprie dimensioni gerarchiche e proprie strutture formative. Il Movimento dei Focolari, ad esempio ha presso Firenze (Loppiano) due Istituti di Alta Formazione: il Mistici Corporis ed il Santa Sophia presieduto da Monsignor Piero Coda già Presidente del’Associazione dei Teologi Italiani (oltre che mio concittadino ed indimenticabile animatore dell’oratorio di Cafasse) e “controlla” buona parte del Senato Cardinalizio sia Romano sia Universale.
I Conflitti di Potere che attraversano le viscere della “Santa” (?) Sede coinvolgono in realtà masse enormi di uomini e donne legati ai Movimenti Ecclesiali ed alla visione “Carismatica della Chiesa”. La gigantesca quanto controversa personalità di Giovanni Paolo II seppe con un certo vigore unito ad una estrema durezza tenere insieme queste potenti forze spirituali e storiche poi cominciò il declino fisico e psicologico ed attorno al Papa ormai alla fine i suoi più stretti collaboratori, tra cui il Cardinal Ratzinger, potentissimo Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant’Uffizio),formarono un impenetrabile quadrato che alla sua morte portò all’elezione al Soglio Pontificio di Ratzinger, vecchio, malato (era stato colpito da un ictus), conservatore illuminato, grande teologo, intellettuale raffinatissimo amante di Mozart ed eccellente pianista oltre che uomo dal tratto squisito e di enorme sensibilità umana ma privo di polso terreno. Incapace, forse per cultura, di “fare la voce grossa” e dunque di attuare quel disegno purificatore che pure preannunciò nell’ultima Via Crucis di Giovanni Paolo II attraverso le drammatiche meditazioni da lui scritte.
La Chiesa Cattolica di oggi paga ad altissimo prezzo le scelte del pontificato di Giovanni Paolo II ed in particolare la sua alleanza con Reagan ed i Reaganomics per battere il Comunismo prima in Polonia e poi in tutto l’Est Europa. Finanziare Solidarnosc fu possibile solo attraverso un uso spregiudicato dello IOR (Istituto Opere di Religione) ed una massiva mobilitazione della Finanza Cattolica allora guidata Calvi e dal Banco Ambrosiano con il coinvolgimento di Sindona e della sua Banca Privata, risultata poi essere il forziere della Mafia, e sia attraverso Calvi sia attraverso Sindona della Loggia deviata P2 di Licio Gelli.
Vi sono dunque due linee di faglia che attraversano la Chiesa Cattolica e si confrontano: a) la linea Carismatica dei Movimenti Ecclesiali con i loro potenti referenti Curiali, b) la Linea Politica ed Interventista incarnata per tanti anni in Italia dal Cardinale Camillo Ruini. Le due linee sono giunte ad un punto critico di conflitto che non potrà comporsi se non attraverso un’Assise Globale della Chiesa Cattolica aperta a tutte le Denominazioni Cristiane dagli Ortodossi ai Pentecostali per intenderci che ridefinisca alla luce della Post-Modernità l’Essenza stessa della Chiesa. Oppure la Chiesa di Roma si spaccherà lacerando ulteriormente il già lacerato volto sovrastrutturale dell’Occidente con conseguenze generali non facilmente prevedibili.
4 Giugno 2012