Club HouseL’allenatore in tribuna? Già visto

Commentando la conferma della squalifica di 10 mesi (in assenza di prove) per il mister della Juventus Antonio Conte, Michele Fusco riflette sull'utilità o meno dell'allenatore in panchina nel calc...

Commentando la conferma della squalifica di 10 mesi (in assenza di prove) per il mister della Juventus Antonio Conte, Michele Fusco riflette sull’utilità o meno dell’allenatore in panchina nel calcio: la domenica basta un onesto impiegato che metta in pratica quanto progettato nel corso della settimana.

L’allenatore in tribuna? Onestamente è una scena già vista. Se nel football americano ci si va vicino, con l’head coach a bordo campo, ma con l’intero staff che coordina gli attacchi e le difese rintanato nello staff sugli spalti, nel rugby nello staff box non si accomodano solo gli assistenti, ma pure lo stesso coach che affida il ruolo di ambasciatore ad un fido collaboratore che invece resta in panchina assieme al resto della squadra. Accade a tutti i livelli professionistici, comprese le nazionali. Le tecnologia aiuta: microfoni o walkie-talkie per restare in contatto, video dai quali guardare con maggiore attenzione le azioni, computer che monitorano l’intera partita e raccolgono i dati che verranno studiati nel corso delle sessioni di allenamento. Al più, se proprio occorre, l’allenatore si leva, percorre i gradini e arriva sul terreno di gioco.

In campo i ragazzi dovrebbero sapere quel che c’è da fare: che poi abbiano compreso o meno la lezione, è tutta una questione di attesa. Come si suol dire, il campo dirà la verità. Tipo che nel rugby ci sono arrivati prima su tante cose, compresa la moviola in campo.

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