La salute del serpenteRoghi della Maremma: cronache dall’inferno

E' bruciata. Brucia! Sta bruciando la secolare pineta grossetana. Principina a mare, dove mi trovo in questi giorni, ieri si è ricoperta di nuvoloni neri di fumo bruciante come nell'imminenza di un...

E’ bruciata. Brucia! Sta bruciando la secolare pineta grossetana.

Principina a mare, dove mi trovo in questi giorni, ieri si è ricoperta di nuvoloni neri di fumo bruciante come nell’imminenza di un temporale. Un temporale sì, ma di fuoco e lapilli che inghiotte la macchia mediterranea e i pini in un buco nero di cenere incandescente.

Tre campeggi evacuati ad appena 2 Km da qui, tra i quali il noto Cielo Verde, 1100 turisti allo sbando dirottati a dormire nell’immenso piazzale di un centro commerciale davanti all’ippodromo del Casalone di Grosseto. E poi ancora il maneggio ‘Cavallo Natura’ distrutto con i suoi 19 cavalli e 2 cani. Un’attività di una vita a gestione familiare distrutta in pochi minuti.

Quei cavalli che arrivavano anche qui a Principina, scarrozzando bagnanti e bimbi per le vie del mare in un quadretto di butteri.

Ancora nella notte le lingue di fuoco sfavillavano fra le cime oscurate della pineta, stagliandosi nella notte stellata.

E l’indomani mattina, cioè oggi, di nuovo i Canadair solcavano il cielo: sono libellule impazzite che planano sull’acqua e si caricano di migliaia di litri dell’unico ‘titano‘ capace di contrastare l’altro ‘titano‘ distruttivo, il fuoco.

Sulla spiaggia le voci dei bagnanti corrono e corrono le opinioni e le illazioni.

La siccità! Certo, ha fatto la sua buona parte! Ma l’autocombustione non esiste, dunque qualche mano dolosa ha scatenato l’inferno. Balordi? Piromani? Forse, anche, ma anche quelli che possono avere interesse a devastare una pineta secolare, voluta come forma di bonifica dal Granduca Leopoldo di Toscana, per favorire una sorta di abusivismo costruttivo.

Oppure si potrebbe trattare di qualche remota vendetta o rivalità nell’ambito dei cavalli.

Certo, sono solo pensieri da spiaggia, e vanno via come sono venuti.

Quella che invece è certa è la trascuratezza di questa pineta maremmana. Eppure la pineta è la punta di diamante di questa costa. L’incuria è tanta e scarsa la prevenzione. Ogni anno peggiora la sua manutenzione, abbandonata come solo noi sappiamo abbandonare le nostre bellezze.

Passeggiando per la pineta tra Principina e Marina con la mia labrablogger, ci si imbatte costantemente in cespugli secchi e rami spezzati, arbusti e rovi che attanagliano i pini, mentre le zampe di Ofelia affondano in 30 cm di tappeto di aghi secchi in un sottobosco mai ripulito.

Di cestini della spazzatura lungo i sentieri e le stradine di Principina neanche l’ombra. La sporcizia umana e la maleducazione fanno il resto!

Quando alzo gli occhi al cielo e vedo sfrecciare gli aerei per le esercitazioni militari (qui a Grosseto c’è una zona militare dell’areonautica) non si può fare a meno di pensare che sarebbe meglio investire in esercitazioni che salvaguardino l’ambiente piuttosto che in aerei e in armi per guerre lontane.

Ma sono solo i pensieri di una cittadina ignorante!

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