Renzi lo sa bene. Se l’affluenza alle primarie sarà sotto i due milioni e mezzo di voti per lui non ci sono possibilità. E allora la Leopolda diventa un appello alla mobilitazione:
“Se tu non vai a votare non avrai sbagliato te, ma noi che non siamo stati in grado di convincerti a tirare fuori il certificato elettorale”
“Abbiamo ottenuto che non saranno resi pubblici i nomi di chi si recherà a votare”
La stagione della caccia ai delusi del centro destra si è aperta da settimane e, se passasse l’election day, si chiuderà in anticipo. Renzi, che mira a portare il Pd nel mezzo delle attività venatorie, deve vedersela più con l’offerta politica di centro che con i bersaniani. Chi voterà Bersani, infatti, è molto probabile che abbia deciso di farlo già da tempo, ecco perchè ogni scheda ulteriore rispetto ai due milioni e mezzo rappresenta una buona notizia per il sindaco.
Voti che vengono del centro e dalla destra, dove c’è affollamento intorno alla carcassa del Pdl: Udc, Montezemolo e Giannino, il vecchio, l’eterno e il nuovo. Renzi vorrebbe portarne a casa una buona fetta a partire dalle primarie:
“Perché devo allearmi col centro e prendere i voti di destra per conto di terzi?”
D’altra parte chi vincerà questa competizione avrà le più alte possibilità di ricevere l’incarico (almeno il primo tentativo) di formare il nuovo governo e sono in molti a sentirsi chiamati in causa nel deciderne il nome.