Adesso c’è l’ufficialità. Mercoledì prossimo Giulio Tremonti annuncerà l’alleanza con Roberto Maroni e con l’ex governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. Sì, avete capito bene. R-a-f-f-a-e-l-e L-o-m-b-a-r-do. La notizia è stata confermata dall’ex Ministro dell’Economia a “L’intervista” su skytg24, programma condotta da Maria Latella. Insomma un’asse Nord-Sud che aprirebbe nuovi scenari per la politica nazionale, e potrebbe far tornare Raffaele Lombardo all’interno del centrodestra.
In questi anni abbiamo conosciuto Raffaele Lombardo in qualità di presidente della regione Sicilia. Lombardo è stato una creatura della democrazia cristiana, «uno dei figliocci di Calogero Mannino». L’altra “figlioccio” si chiama Totò Cuffaro, già governatore della regione Sicilia, oggi detenuto a Rebibbia per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio.
Insomma Lombardo è stato un democristiano fin dalla nascita. Poi si è convertito all’autonomismo, fondando il “Movimento per l’autonomia”, ma restando sempre all’interno dei confini del centrodestra. D’altronde nel 2008 Lombardo diventa presidente della regione Sicilia grazie al sostegno dell’allora “Casa della Libertà”, compagine politica al cui interno convergevano Casini, Fini, Berlusconi, e Bossi.
Dal maggio 2008 al 31 luglio 2012 presiede il governo della Sicilia, cambia maggioranza 4 volte, “rimpasta” per ben cinque volte la giunta, e, dopo esser stato eletto con il sostegno del centrodestra, trova la sintesi con il Partito Democratico, illudendo i democratici che insieme avrebbero potuto “riformare” la regione più sprecona d’Italia. Ma tant’è.
Alle regionali dell’ottobre del 2012, Lombardo fa un passo indietro a causa di alcune inchieste giudiziarie che lo vedono coinvolto, ma punta tutto sul figlio Toti, eletto “deputato” nel collegio di Catania.
Eppure Lombardo dixit che si sarebbe “ritirato”, e avrebbe dedicato parte del suo tempo “all’agricoltura”. Adesso si alleerà con Maroni e Tremonti. Non ci stupiamo del fatto che Lombardo abbia cambiato idea. Anzi. Semplicemente ci stupiamo di Roberto Maroni e Giulio Tremonti: conoscono l’ex governatore della Sicilia, o sono rimasti attratti dal cognome?
@GiuseppeFalci