Oggi (ma succede spesso) manager, politici ed ex ministri si sono esercitati in dichiarazioni spumeggianti sulle grandi imprese italiane. Parole che si commentano da sole. Eccone un breve elenco, non esaustivo:
1. Giuseppe Vegas, presidente della Consob, in audizione al Senato su Telefonica: «Sembra razionale pensare che dietro [al sovrapprezzo pagato da Telefonica per le azioni Telco, ndr] potrebbe esserci un’acquisizione del controllo».
2. Sempre Vegas: perchè scatti l’obbligo di Opa di Telefonica servono alcune condizioni. Ad esempio «che l’operazione comporti l’acquisizione del controllo di Telco da parte di Telefonica».
3. Francesco Caio, amministratore delegato di Avio: «Non capisco come ogni volta venga fatto il mio nome, sono candidato a Telecom dal ’97».
4. Salvatore Mancuso, patron del fondo Equinox, azionista rilevante di Alitalia, al termine del consiglio d’amministrazione che ha approvato un aumento di capitale di soli 100 milioni con il voto contrario di Air France: «È stato un consiglio bellissimo e produttivo».
5. Matteo Salvini, vice-segretario federale della Lega Nord, a proposito della ristrutturazione dei debiti della Tassara di Zaleski: «Le banche in Italia non sono uno dei problemi ma sono il problema. Fosse per me, i banchieri li farei spazzare via perché prestano denaro ai soliti noti».
6. John Elkann, presidente Fiat, a proposito del patto di sindacato di Rcs: «Non vedo nessun vantaggio dall’avere un patto o meno quello che bisogna fare è intendersi tra soci tra i quali c’è assoluta armonia». Perché allora non disdirlo prima?
7. Di nuovo Elkann su Alitalia: «Preferisco essere cliente di una Alitalia che va bene e che mi porta in tanti luoghi anche se appartiene a un gruppo più grande, piuttosto che essere un cliente molto insoddisfatto di una Alitalia solo italiana». E Fiat?
8. Bruno Valentini, sindaco di Siena, a proposito di Mps: «Il Comune attraverso indirizzi precisi conferiti ai designati negli organi della Fondazione e da questa nel cda nella Banca Mps, può dare risposte alle istanze di verità e di controllo avanzate».
9. «Assolutamente no» ha risposto Franco Bernabé, presidente esecutivo di Telecom, a chi gli chiedeva se le vicende degli ultimi giorni ostacolano il business dell’ex monopolista.
10. Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia, su Telecom: «In questi giorni si parla dell’Italia che perde pezzi vendendo all’estero. Fa sempre più rumore un albero che cade che una foresta che cresce».