Dopo Schiavone, è il turno di Luigi Guida, ex reggente della fazione Bidognetti dei Casalesi, di confessare. Rifiuti, Nord, intrecci tra politica e camorra. «Quando la discarica di Santa Maria Capua Vetere era gestita dai fratelli Michele e Sergio Orsi – ha spiegato agli inquirenti – arrivavano numerosi camion dal Nord con rifiuti un po’ particolari, cioè tossici. La loro azienda non poteva smaltirli ma i camion passavano sempre, attraverso falsi documenti e truffe sul peso». Il processo è lo stesso in cui è imputato Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia ed esponente del PDL campano.
«La discarica di Santa Maria Capua Vetere» di cui parla Guida era un impianto di combustibile di rifiuti, sorta accanto allo STIR, moderno sito di tritovagliatura. Aveva pensato di uccidere l’imprenditore Nicola Ferraro, perché – ha tenuto sempre a specificare l’ex-reggente – «non manteneva i patti. Volevo anche far sparire i fratelli Michele e Sergio Orsi – spiega – ma poi ho pensato che avrei smosso troppi equilibri». E dulcis in fundo, il pentito ha anche confermato di aver sentito di un incontro tra Cosentino, gli Orsi e Vassallo da Gaetano Cerci, Bernardo Cirillo e Giosuè Fioretto. «Quando seppi da Ferraro che il sindaco di Casetelvolturno, Antonio Scalzone, e la sua giunta avrebbero votato una proroga della concessione della raccolta di rifiuti agli Orsi, inviai Nicola Alfiero da Cosentino affinché parlasse con Scalzone che era di Forza Italia. E lo inviai anche da Gennaro Coronella (ex senatore del Pdl, ndr) perché nella giunta c’erano anche esponenti di Alleanza Nazionale».
Luigi Guida, soprannominato ‘O Drink, era un boss della Sanità, un capozona dei Casalesi: attenzione quindi a prendere alla leggera le sue parole. È una confessione che arriva dopo quella di Schiavone alle telecamere di SKY, dopo che la Terra dei Fuochi si è animata, dopo che la popolazione è scesa in piazza e ha manifestato contro le ecomafie. La politica, ai tempi dello smercio dei rifiuti provenienti dal Nord, sapeva. E – a quanto pare – sapeva bene. Non si tratta di vittimismo, né di insensato sentimentalismo: questa è la storia di un Sud sfruttato, violentato e spacciato per discarica. Questa è la storia di un’Italia rimasta nascosta troppo a lungo, e di un accordo tra politca e camorra che ha rovinato paesi e città intere, condannando uomini, donne e bambini a morte.
Twitter: @jan_novantuno
Fonte: Campania su Web