Bastano pochi elementi per capire che tutto il lavoro che la Fondazione Nicola Trussardi ha svolto finora è rivolto all’indagine del mondo dell’arte contemporanea, ma non solo a questo. Occasione per approfondire la ricerca della Fondazione di cui è direttore artistico dal 2003 Massimiliano Gioni (1973, Busto Artsizio, nonchè curatore della 55.ma Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia che è in corso fino al 24 novembre), viene dalla mostra “Fault Lines” di Allora&Calzadilla, che ha aperto il 22 ottobre a Palazzo Cusani, via Brera 15, e prosegue fino al 24 novembre.
Allora&Calzadilla, coppia di giovani artisti americano-cubani (Jennifer Allora è di Filadelphia, Usa, 1974, e Guilliermo Calzadilla è cubano, 1971), entano in Palazzo Cusani, un gioiello architettonico secentesco nel cuore di Brera che è solitamente, eccetto rare occasioni, inaccessibile in quanto sede del Comando Militare Esercito Lombardia, del Circolo Unificato del Presidio Esercito e sede di rappresentanza del Comandante il Corpo Armata di Reazione Rapida della Nato.
Un contrasto, una contraddizione: come osano dei giovani artisti invedere un comando militare che ha sede in un palazzo storico?
Non è un caso che la mostra di Allora&Calzadilla si intitoli “Fault Lines”, ovvero le linee che si formano quando due masse di terreno si incontrano-scontrano. Le contraddizioni, le novità, la storia e i nuovi linguaggi dell’arte, che la coppia fin dall’inizio nel suo lavoro nell’arte affronta, diventano le nuove masse, i nuovi corpi. Mettendoli a contatto (e perdipiù inserendole in un contesto antico) si formano delle nuove linee, una nuova estetica.
Subito entrando nel cortile del Palazzo, accoglie l’imponente scultura in poliuretano, che si presenta come un grande cubo disomogeneo e che lascia aperti buchi e spazi di movimento. Nel cubo si trovano dei cantanti lirici che interpretano frammenti dei più importanti discorsi ufficiali pronunciati dai protagonisti della storia del XX secolo, da Martin Luter King al Dalai Lama, fino a Saddam Hussein, per una performance che unisce classicità a innovazione, musica e movimento a meraviglie architettoniche passate e installazioni di oggi. Lasciato il cortile e salendo al primo piano del Palazzo si incontrano altri lavori recenti o realizzati apposta per la mostra: nel maestoso salone Radetzky (la sala da ballo intitolata al generale austriaco che in Palazzo Cusani ebbe il suo quartiere generale fino alle 5 Giornate di Milano), in cui vari pianisti si alternano a suonare un pianoforte stando in piedi al suo interno, fino ai video nella Sala Garibaldi o la performance nel Salone d’Onore eseguita quotidianamente dai trombettisti del Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano.
Eleganza, bellezza, arte contemporanea, antica, trasmissione di un forte senso storico e sociale: elementi che compongono le opere raccolte in Palazzo Cusani, varie e fortemente evocativa insieme. Senza tralasciare la commistione di una fondazione privata (Trussardi) che opera all’interno di un luogo dell’Esercito Italiano per portarne a conoscenza la bellezza architettonica.
Info. 22 ottobre-24 novembre, “Fault Lines”, Allora&Calzadilla, Palazzo Cusani, via Brera 15, Milano.
Tel. 02-80688244, www.fondazionenicolatrussardi.com