Non esistono due paesi in Europa che abbiano esattamente gli stessi problemi. Se ci focalizziamo su Grecia, Spagna, Italia e Portogallo, ad esempio, troviamo le seguenti peculiarità:
- Debito pubblico: era un problema solo in Grecia e in Italia, pian piano lo diventerà anche in Portogallo e Spagna
- Debito privato e finanziario: in Italia e Grecia è relativamente basso, mentre in Spagna e Portogallo è stato un problema enorme (fonte)
- Deficit commerciale: Spagna, Grecia e Portogallo hanno ricevuto enormi flussi di capitale dall’estero, ma l’Italia no
- Spesa pubblica: L’Italia e la Grecia hanno spesa pubblica elevata, ma Spagna e Portogallo non l’avevano
- Corruzione: l’Italia e la Grecia sono famose per avere elevati livelli di corruzione, ma la Spagna e il Portogallo no (fonte)
- Crescita economica: durante il boom Spagna e Grecia crescevano (anche se la seconda per finta: era solo spesa pubblica), il Portogallo e l’Italia non crescono da anni
Tutto questo fa pensare che ogni spiegazione monocausale della crisi dei PIGS sia destinata a infrangersi contro l’innegabile eterogeneità della realtà economica. Purtroppo però ragionamenti economici con più di una variabile sembrano al di là della portata della maggior parte delle persone. Di conseguenza, si creano narrative fantasiose – di norma derivate da preferenze ideologiche – e si forniscono spiegazioni incomplete per una crisi estremamente complessa che non ammette nessuna spiegazione monocausale, come di norma accade in economia.
Provate a fare della crisi solo una storia di bilancia commerciale, e non spiegherete l’Italia. Provate a farne una di debito pubblico, e non spiegherete il Portogallo e la Spagna. Provate a farne una di crisi finanziaria, e non spiegherete l’Italia. Provate a farne una di stagnazione, e non spiegherete la Spagna (e, fingendo che la crescita fosse vera, la Grecia). Insomma: con un solo fattore non spiegherete mai nulla.
Morale della favola: se in economia trovate un solo fattore che spiega tutto, state sbagliando qualcosa.
Pietro Monsurrò (pietrom79)
PS C’è in realtà un fattore comune a tutti e quattro i PIGS considerati: l’azzeramento degli spread successivo all’introduzione dell’euro. Per tutto il resto, abbiamo quattro boom e quattro crisi con dinamiche diverse. Questo fattore va a sua volta spiegato, e comunque ha preso forme diverse a seconda dei paesi. OK, anche l’euro è stato un fattore comune, ma la crisi c’è stata anche fuori, soprattutto nell’Est. Ciò che non c’è stato è stato proprio l’azzeramento dello spread, che ha fornito carburante all’accumularsi di squilibri (eterogenei) che hanno protato alla crisi.