Si muove fin dalla fine del 1800-primi del 1900 in bici o in aero. Chi è? Risposta semplice, un socio del Touring Club Italiano. Risposta semplice evidentemente per me, che ho appena visto la mostra che inaugura questa sera, 12 marzo, e che è aperta da domani, 13 marzo, fino al 25 maggio a Milano al Palazzo della Ragione in piazza Mercanti 1. Viaggiare è anche un modo di vivere, di conoscere e di stare con le persone. Il Touring, che da 120 anni si occupa di far scoprire l’Italia anzitutto agli italiani, ha ben presente il concetto di “turismo come cultura” e, per onorare un compleanno tanto importante, ha organizzato una mostra-percorso attraverso le innovazioni compiute da questo club nell’interpretazione del concetto di viaggio.
Studio Azzurro, il gruppo di ricerca artistica che da più di trent’anni realizza installazioni e percorsi d’arte estremamente efficaci perché ottenuti con l’uso di tecnologie, luci e linguaggi multimediali, ha inserito nelle due sale di Palazzo della Ragione una selezione dei circa 700mila documenti complessivi che costituiscono l’Archivio del Touring Club: tra i 100mila volumi prodotti da altri editori di geografia, turismo, arte, architettura e storia locale, le guide turistiche della sezione antiquaria (1700-‘800), e non (dal 1885 ad oggi), e carte geografiche provenienti dall’Istituto Militare, o da paesi come la Cina, l’Africa, l’Ex Unione Sovietica, certamente non si può dire che il materiale da selezionare e disporre fosse poco consistente. E il lavoro realizzato è di grande interesse perché riunisce tutta questa varietà di documenti in due sale che, pur raccogliendo molteplici materiali, anzitutto hanno una continuità e una coerenza, e conducono il visitatore in un percorso moderno, che riesce a stupire: subito all’entrata, nella prima sala, si trova la bicicletta, simbolo di Touring. Dalla bici all’aereo, e tra uno e l’altro una lunga selezione di mappe, cartelli (il Touring ebbe il merito di aprire molte nuove strade, e di fornire una buona parte della segnaletica stradale negli anni), strumenti di viaggio. Non mancano, in mostra, anche approfondimenti sull’attenzione che Touring da sempre prestò per il cibo nelle diverse parti d’Italia, e per l’artigianato, caratteristica peculiare di un paese come l’Italia e cui Touring osservò attentamente negli anni.
“Abbiamo deciso di organizzare questa mostra da una parte per dimostrare di non aver avuto un ruolo secondario nella storia del turismo italiano –dice Franco Iseppi, presidente del Touring Club dal 2010-. Dall’altra per celebrare i nostri antenati fondatori, che ci hanno lasciato un patrimonio e un’eredità dal valore inestimabile”.