Vanilla LatteBurger King alla conquista dell’Africa

Se la definizione non evocasse terribili scenari a causa dei suoi riferimenti storici, si potrebbe parlare di "campagna d'Africa". Come riportato dall'agenzia Bloomberg, la nota catena di fast food...

Se la definizione non evocasse terribili scenari a causa dei suoi riferimenti storici, si potrebbe parlare di “campagna d’Africa”. Come riportato dall’agenzia Bloomberg, la nota catena di fast food americana Burger King, che qualche tempo fa ha guadagnato le cronache mondiali per la sua fusione con il marchio di caffetterie canadesi Tim Hortons, ha annunciato nei giorni scorsi la sua intenzione di ampliare la sua presenza nel continente africano. Il re dell’hamburger, al momento, è presente in 79 paesi al mondo, con oltre 13 mila ristoranti; in Africa, i suoi avamposti sono situati in Egitto (dal 2007), in Marocco (dal 2011) e in Sud Africa (dal 2013, con apertura a Città del Capo), dove conta sessanta locali. A queste tre nazioni, a quanto pare, starebbero per aggiungersene altre a breve.

“I nostri piani di espansione africani stanno andando avanti molto velocemente”, ha affermato Jaye Sinclair, ai vertici di Burger King in Sud Africa. Gli Stati che saranno probabilmente invasi da eserciti di Big Whopper nel prossimo futuro sono Zambia, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia e Mauritius. Questo, grazie alla collaborazione tra il gigante Usa del fast food e l’azienda sudafricana Grand Parade Investments Ltd., che possiede i diritti per l’apertura dei locali nelle già citate nazioni africane, e che ha richiesto il permesso di entrare nei mercati dell’Angola.

Tra le ragioni di questa inedita attenzione per il mercato africano, e più in particolare verso la zona sotto il Sahara, il numero crescente di nuclei famigliari appartenenti alla classe media, triplicati dal 2010 a oggi.Burger King non è l’unico grande marchio del food a stelle e strisce interessato a sbarcare nell‘Africa sub-sahariana, divenuto un mercato sempre più ambito dalle compagnie occidentali.Tra le altre catene del business della ristorazione pronte a puntare sull’Africa, anche McDonald’s Corp., la più grande del pianeta, che avrebbe piani analoghi a quelli di Burger King, mentre Pizza Hut sarebbe pronta a tagliare il nastro a suoi nuovi locali in Zambia e Angola già entro la prima metà di quest’anno. E non è un caso che anche Wal Mart, la più importante catena di negozi al dettaglio al mondo, abbia intenzione di incrementare la sua presenza nel continente (oltre al Sud Africa, dove è già presente) del 45% in soli due anni.

Il primo Big Whopper al di sotto del deserto del Sahara potrà essere mangiato, nella migliore delle ipotesi, prima della fine dell’anno corrente o a inizio 2016. La tempistica, spiega l’azienda, è legata alla velocità dei produttori e dei distributori. L’intenzione di Burger King è cominciare con grosse unità drive-through, per l’utenza con automobili, che sarebbero poi seguiti da locali più piccoli. Per proseguire le celeberrime “burger wars”, guerre commerciali tra i leader mondiali del fast food, su nuovi e del tutto inesplorati campi di battaglia.

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