La tua vita puoi sempre riprenderla tra le tue mani. Anche se un brutto incidente ti costringe a muoverti su una sedia a rotelle e ti inibisce l’uso di quelle propaggini indispensabili per un artista. Luca Viapiana, catanzarese, 39 anni, ha reagito con quella che lui definisce una “depressione reattiva” a un incidente in moto occorsogli nel 2002 e oggi dipinge grazie a uno speciale guanto da lui progettato e confezionato da una sua zia.
Ciò che rende la sua arte un inno alla vita e alla rinascita non è solo la reazione a un destino che sembrava avergli precluso la sua attività di pittore. E’ l’originalità dei materiali usati. Luca Viapiana è, infatti, “l’artista degli scontrini”. Sì, proprio quei pezzi di carta di cui siamo abituati a liberarci appena usciamo da un supermercato, da un ristorante, da un negozio qualsiasi. Mentre per noi, dopo al massimo aver controllato che voci, prezzi e totale pagato sullo scontrino corrispondano, per Luca gli scontrini diventano la base dei suoi dipinti.
Nel suo studio di Catanzaro, Luca è circondato da intere scatole di scontrini che ormai gli arrivano perfino da Paesi asiatici e americani.
Spiega così la sua scelta artistica: “Ogni mia opera rispecchia la vita, o meglio un frangente di vita di una sola persona alla quale chiedo di raccogliere gli scontrini per un determinato periodo e nello stesso luogo. A due ragazze, una australiana, l’altra di Perugia, ho chiesto di raccogliere tutti gli scontrini dei prodotti comprati durante la loro gravidanza. Mi diverte vedere cosa comprano le persone a migliaia di chilometri da dove vivo io. Gli scontrini mi affascinano per la loro composizione, essendo qualcosa che generalmente considerato estremamente effimero. Negli anni ho studiato come fare per rendere il materiale di cui sono fatti più resistente. Utilizzo il bianco d’uovo e la cera paraffina, sciolta a 70 gradi con una lampada a infrarossi”.
Luca ha scoperto la passione per l’arte a sette anni. I suoi genitori notarono questa sua inclinazione e lo spinsero a frequentare lo studio di un pittore impressionista della sua città.
“Crescendo ho testato diversi materiali e diversi linguaggi, dai vegetali essiccati alle sabbie, dal disegno dal vero al writing urbano. Un po’ di tutto, un po’ di niente. Nel 1995 mi sono trasferito a Firenze per studiare Giurisprudenza. Lì mi sono evoluto artisticamente e ho dipinto con foga e costanza, animato dall’ambizione ingenua e bellissima di sintetizzare su tela chissà quale segreto epocale. Oggi come allora, sono convinto che fare opere pittoriche sia come innescare bombe”, spiega.
Il suo primo dipinto su scontrini è un Autoritratto del 2001, un anno prima del terribile incidente in moto: “Ho perso molte cose, compreso l’uso delle mani a causa di una lesione spinale. La mia vita per un anno e mezzo è stata come sospesa, giravo da un ospedale all’altro, ma ho deciso di reagire. In quel periodo ho cominciato a studiare sceneggiatura presso una scuola di cinema in Toscana che negli anni a seguire mi ha permesso di lavorare come direttore artistico di una produzione cinematografica indipendente”.
Luca è anche autore di un mazzo di carte realizzato dalla Dal Negro, la famosa fabbrica di carte da gioco di Treviso. Il “Mercante in Fiera catanzarese: “Lo ammetto: io senza arte proprio non so vivere”, sorride.
I lavori di Luca Viapiana