Il primo settembre è il lunedì di tutto l’anno. Quel giorno in cui si comincia la dieta e in cui si va in palestra (ci si era iscritti di lunedì, inutile dirlo. Solo molto tempo prima.) Insomma, è uno di quei giorni che – ogni anno – portano su di sé un carico di aspettative a dir poco apocalittiche. E dal destino – ahimè – tragicamente segnato.
L’agognato rallentamento – che solo i giorni di vacanza ci regalano – del ritmo frenetico e degli impegni serrati produce un effetto collaterale non irrilevante. Durante l’estate, a mente fresca – più o meno – ci rendiamo conto di tutte le cose che abbiamo trascurato e a cui, invece, vorremmo dedicare uno spazietto nelle nostre giornate. Badate bene: per quanto l’estate possa offrire prospettive ingannevoli, le ore delle giornate invernali sono sempre 24.
Insomma, i giorni di vacanza sono responsabili di un portentoso, quanto ineludibile, ripensamento delle nostre priorità che si traduce in una inevitabile fioritura di famigerati buoni propositi. E ce ne sono per tutti i gusti.
Dagli evergreen – ma non sottovalutateli: sono banali quanto irraggiungibili – mettersi a dieta, andare in palestra, smetterla di abbuffarsi agli aperitivi, a quelli più ambiziosi, come frequentare un corso di cucina o liberarsi finalmente di quella grossa pila di vestiti che ci intasa l’armadio ma che non mettiamo ormai da anni neanche per stare a casa – e, del resto, un motivo ci sarà.
Ecco, a prescindere dalla categoria di appartenenza, tutti i buoni propositi che nascono da momenti di relax hanno, per definizione, una sorte comune: sono destinati a sfracellarsi nel giro di poco, pochissimo tempo.
Ma attenzione, l’esperienza insegna. Anni e anni di buoni propositi mai realizzati hanno permesso di affinare la tecnica: rigida selezione all’ingresso. Insomma, anche per i buoni propositi, è tutta questione di saper scegliere. Anzi, saperli scegliere.
E’ inutile impelagarsi in missioni impossibili. Pensare di poter dimagrire venti chili in venti minuti o svegliarsi tutte le mattine alle 6 per fare yoga all’alba. Quando poi yoga vi ha sempre fatto schifo.
Scegliere i buoni propositi significa puntare a obiettivi realizzabili, partendo dalle piccole cose che possono, veramente e immediatamente, migliorare la qualità della nostra giornata dandoci qualche soddisfazione. Insomma, nella lista scriviamo anche qualcosa di facile. Poi per carità, la dieta e la palestra mettiamoli sempre, hai visto mai che è la volta buona. Anche perché, in fondo, arrivare a novembre e rendersi conto di non aver mantenuto i buoni propositi dell’estate passata è una immancabile tradizione, quasi una certezza, e come tale va scaramanticamente vissuta.
Del resto, per i buoni propositi c’è sempre il primo gennaio, no?
Quali sono i buoni propositi che avete scelto per settembre?
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