Ma davvero il “candidato unico” è Bersani?

Ma davvero il “candidato unico” è Bersani?

C’è un dato che si staglia nitido e trasparente all’interno del centro-sinistra e che porta – inevitabilmente – a un’amara conclusione: sono anni che Pierluigi Bersani non ne infila una giusta, che festeggia le vittorie degli altri come fossero sue, che si considera l’unico candidato premier del centro-sinistra. Le festeggia con quel sorriso un po’ imbarazzato da persona perbene, a cui non fa difetto un certo realismo socialista, ma che al fondo del cuore sa bene di non averci preso.

Per restare all’attualità: Bersani ha sostanzialmente “vinto” le amministrative di Milano e Napoli con due candidati non solo non scelti da lui, ma da lui fieramente osteggiati (almeno fino al ballottaggio). E quanto al referendum, potete baloccarvi con il video in cui racconta quanto sarebbe bella l’acqua “partecipata”, ma intanto non dimenticate che a raccogliere le prime firme, a spalare montagne di diffidenza, fu quel contadinaccio avveduto di Tonino Di Pietro.

Detto tutto ciò, pensiamo di farvi cosa gradita aprendo la grande sessione del possibile candidato premier del centro-sinistra. Se, com’è anche naturale, il segretario non vuole fare un passo indietro – continua a insistere con il suo «Io ci sono» – abbiamo pensato che morire solo bersaniani sarebbe riduttivo, perché riteniamo che più opzioni, più candidati possibili per delle primarie vere, sarebbero una vera ricchezza per la politica.

È questo il motivo per cui vi chiediamo di votare il vostro candidato premier del centro-sinistra per le prossime elezioni nazionali. Noi vi offriamo un discreto bouquet di personalità, lasciandovi liberi – naturalmente – di sceglierne una a vostro piacere.
Buon voto! 

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