I costi della Camera dei Deputati, voce per voce
Se si potesse dividere per 630 onorevoli, ognuno costerebbe oltre un milione e mezzo. Ma su questa cifra record (in aumento nel prossimo triennio) gravano affitti, pensioni, spese di segreteria e per il cerimoniale, sei milioni di ristorante e dieci di software per i computer.
Scopri, voce per voce, come i costi del Parlamento superano il miliardo di euro l’anno.
Quanto si lavora in Senato? 40 ore al mese
In Senato, dall’inizio della legislatura in aula hanno presenziato per circa 1415 ore totali. Quanto un dipendente medio lavora in circa 8 mesi, solo che la legislatura sta per compiere tre anni.
Alla Camera si lavora 15 ore alla settimana
Tra indennità, diaria e rimborsi vari poco meno di tredicimila euro. Non troppo lo stress: le sedute in un mese sono circa 13 e dall’inizio della legislatura (nel 2008) sono state 464.
I parlamentari guadagnano di più, ma studiano di meno
I 945 parlamentari italiani guadagnano sempre di più ma i laureati sono sempre meno. La nostra infografica ricostruisce i loro guadagni e i titoli di studio dalla prima legislatura a quella attuale. Nel 1948 quelli con la laurea erano circa il 90% ma in quella attuale sono scesi al 65%. I compensi invece hanno avuto una direzione contraria.
I parlamentari sono sempre più vecchi e di “professione”
Nel passaggio dalla prima alla seconda repubblica nel Parlamento italiano sono aumentati i manager (+11,5%) mentre il numero di operai è sceso (-2,4%). Contrariamente alle aspettative sono cresciuti i politici di professione (+2,6%). Dal 1946 ad oggi poi quelli che hanno lasciato l’emiciclo per andare in pensione sono il 5,6% e quelli che lo hanno lasciato per andare in prigione il 2,7%. Se eletti, la vita cambia davvero e infatti il 57,4% degli ex parlamentari non torna all’occupazione di partenza. In compenso la loro età media continua ad aumentare.