Non c’è crescita senza…“liberalizzazioni e sgravi fiscali”

Non c’è crescita senza...“liberalizzazioni e sgravi fiscali”

Posto che la tassazione, almeno nel breve-medio periodo, non sarà comprimibile, opererei 1) sul processo di liberalizzazione dei servizi privati e privatizzazione servizi pubblici; 2) favorire, attraverso sgravi fiscali, i processi di imprese che si aggregano e/o innovano al fine di aumentare la competitività e strutturazione del sistema produttivo; nonché sulle assunzioni delle giovani generazioni

Lo Stato deve limitarsi a definire le regole e creare le pre-condizioni per lo sviluppo

I settori del Made in Italy continuano a costituire il punto di forza, grazie al brand di cui (ancora) disponiamo. Tuttavia, più che per settori, si dovrebbe spingere su alcuni processi che sono trasversali ai settori: ad esempio, una crescente terziarizzazione della produzione (che è molto presente anche all’interno del manifatturiero), attraverso innovazioni di processo e di prodotto, di brand, di ideazione e di contenuto dei prodotti e dei servizi. Inoltre, una maggiore attenzione va dedicata al circuito turismo-cultura-agroindustria-manifatturiero: le nostre regioni (tutte) sono ricche di grandi potenzialità che devono però essere portate a sistema

*Direttore Scientifico Fondazione Nord Est

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