Tutti i politici finiti nell’inchiesta Enav-Finmeccanica

Tutti i politici finiti nell’inchiesta Enav-Finmeccanica

Gianni Alemanno Pdl

Secondo la Procura il manager Raffaello Rizzo era un uomo dell’ad di Enav Pugliesi e il suo ruolo era quello di favorire le imprese che erogavano finanziamenti alla frangia romana riconducibile all’attuale sindaco Gianni Alemanno, ex colonnello di Alleanza Nazionale.

Mario Baccini Udc-Pdl

Secondo l’accusa le imprese portavano finanziamenti all’Udc, alle feste del partito, a fare delle donazioni. «Quanto ai riferimenti politici – dice Di Lernia – dei soggetti che si sono succeduti nel tempo, posso dire che Pugliesi è sempre stato in quota Udc originariamente riferibile a Baccini». Dal 2010 il deputato eletto nell’Udc è passato al Pdl.

Aldo Brancher Pdl

Di Lernia finanzia l’Officina delle libertà del deputato Pdl Brancher che doveva intervenire sul presidente sicliano Raffaele Lombardo «perché venissero messi a disposizione i fondi Fas per l’aeroporto Falcone-Borsellino. E venne fatto un accordo che prevedeva il versamento di 300 mila euro ad Antonino Vecchio Domanti, dirigente di Enav. Somma che consegnai in contanti».

Pier Ferdinando Casini Udc

È Di Lernia a raccontare di aver versato 200 mila euro al tesoriere Udc Giuseppe Naro alla presenza di Pugliesi. Scrive il giudice: «Nell’interrogatorio del 25 maggio 2011 l’imprenditore afferma che Pugliesi aveva sempre rifiutato le offerte di denaro, tuttavia “nell’ultimo periodo” gli aveva sollecitato un’offerta di denaro presso l’ufficio dell’onorevole Casini, che a tale richiesta aveva aderito prelevando 200 mila euro da un conto della Repubblica di San Marino».

Marco Follini Udc-Pd

La ricostruzione dell’imprenditore Di Lernia: «Ricordo anche che in un’occasione, in relazione ai lavori fatti a Venezia, vennero assegnati lavori a una società che si chiama Costruzioni e Servizi, vicina a Follini, all’epoca vicepresidente del Consiglio».

Giancarlo Giorgetti Lega Nord

Nei verbali degli interrogatori di Lorenzo Borgogni, responsabile relazioni istituzionali di Finmeccanica, si legge: «Ricordo, ad esempio che la Lega, a mezzo Giorgetti, chiese che un posto fosse senz’altro riservato a quel partito in Ansaldo energia. Che il nominativo di Adolfo Vittorio per Elsag Datamat me lo diede Letta per conto di Giovanardi e che poi mi chiamò in prima persona».

Ignazio La Russa Pdl

Il consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola (legato al presidente Guarguaglini) dichiara a verbale: «Sul piano strettamente formale il potere di nomina del cda di Enav apparteneva al ministero dell’Economia, sul piano sostanziale era frutto di una precisa spartizione politica. In concreto, nella prima fase ossia tra il 2001 e il 2002 vi era un tavolo delle nomine o laboratorio interno alla maggioranza composto da Brancher, Cesa, Gasparri o La Russa e un uomo della Lega».

Altero Matteoli Pdl

In carcere l’imprenditore Tommaso Di Lernia, che ha scoperchiato per primo il calderone dei subappalti ha affermato: «Enav ha acquisito per una cifra spropositata un ramo di azienda di Optimatica, per un valore di circa 15 milioni di euro. Optimatica è una società vicina al ministro Matteoli, credo che eroghi finanziamenti alla fondazione a lui riconducibile».

Marco Milanese Pdl

Secondo quanto ricostruito dalla procura, la vendita dell’imbarcazione Mochi Craft Dolphin 64 da Marco Milanese a Massimo De Cesare, per un prezzo decisamente superiore a quello di mercato, nasconde la contropartita richiesta dall’ex consigliere di Tremonti per la nomina (poi decisa dal cda di Enav su suo input) di Fabrizio Testa a presidente di Techno Sky controllata di Enav.

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