Addio primarie? A Palermo l’Idv cerca un De Magistris ma trova Orlando

Addio primarie? A Palermo l’Idv cerca un De Magistris ma trova Orlando

PALERMO – All’indomani dell’incontro fra Rita Borsellino e Pierluigi Bersani, nel quale è passata linea «facciamo le primarie di centrosinistra classico, poi al secondo turno ne riparliamo», l’Italia dei Valori rompe gli schemi e dice a chiare lettere che non parteciperà alle primarie perché «non ci sono le condizioni politiche». E oggi alle 15 in un hotel di Palermo «spiegheremo cosa è successo» e sopratutto chi potrebbero candidare direttamente a sindaco.

A dire il vero, non sarebbe la prima volta che l’Idv snobba le primarie. È già successo l’anno scorso in occasione delle amministrative di Napoli, ma il contesto palermitano è differente. L’Idv non ha rappresentanti nell’Assemblea regionale siciliana e i rapporti tra i dipietristi e i democratici non sono mai stati idilliaci. E Bersani avrebbe scelto Rita Borsellino anche per far tornare l’armonia fra il partito di Antonio Di Pietro e il Pd siciliano.

D’altronde, come diceva Leoluca Orlando qualche giorno fa, «il problema non è Rita Borsellino che ammiro e stimo. Ma non possiamo accettare a priori di indicare un candidato alle primarie senza sapere qual’è la coalizione che la compone». È pur vero che la “coalizione” alla quale si riferiva la Borsellino nel comunicato diffuso ieri era quella di centrosinistra, secondo quanto dice a Linkiesta una fonte ben informata.

E allora quale sarebbe il nodo? Il nodo ha un nome e un cognome: Terzo Polo. La principale preoccupazione dell’Idv è che la signora Borsellino, data per vincente alla primarie, in caso di ballottaggio al secondo turno delle elezioni comunali «sulla scorta dei valori, dei programmi e del giudizio che esprimeranno i cittadini con la partecipazione» possa trovare un accordo con il Terzo Polo. Un punto su cui, da settimane, l’Italia dei Valori è stata chiara: «Il Pd deve impegnarsi con atto firmato a non sottoscrivere alcun accordo con il Terzo Polo né al primo né al secondo turno». Ma il Pd non accetta «che qualcuno tenti di imporre diktat», tanto meno da parte di Idv.

Così lo scenario palermitano continua a regalare a sorprese. Da una parte il governatore siciliano Raffaele Lombardo, non sa se il Terzo Polo sarà chiamato «a esprimere un parere sulla candidatura della Borsellino». In ogni caso, secondo Lombardo servirebbe una squadra di «super-amministratori », altrimenti «non vedo la Borsellino nelle condizioni di governare una macchina ingovernabile come è stata ridotta la città di Palermo». Dall’altra esiste un area del Pd, rappresentata dal capogruppo dei democratici all’assemblea regionale siciliana Cracolici e dal parlamentare Beppe Lumia per cui rimane in piedi l’ipotesi di una candidatura autonoma, diversa da Rita Borsellino. Oggi pomeriggio, secondo quanto viene detto a Linkiesta, l’Italia dei valori potrebbe formalizzare la candidatura di Leoluca Orlando a sindaco di Palermo. A volte ritornano. 

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