Standard & Poor’s si conferma la più aggressiva tra le agenzie di rating, con la decisione di mettere in creditwatch negativo – in osservazione per un possibile downgrade – il merito di credito di 15 Paesi europei. Tra i quali l’Italia, già di recente pesantemente declassata, e Paesi che finora hanno goduto della tripla A, come Francia, Austria, Olanda, Lussemburgo, Finlandia e Germania. Normalmente il creditwatch negativo implica la concreta possibilità di un declassamento entro 90 giorni, ma nella nota S&P ha indicato che prevede di terminare la revisione dei rating «al più presto dopo il summit europeo in agenda per l’8 e il 9 dicembre».
L’agenzia spiega che la decisione è legata alla convinzione che «lo stress sistemico nell’eurozona si è intensificato nelle ultime settimane, al punto di mettere sotto pressione il merito di credito dell’intera Europa». Questo stress sistemico, secondo S&P, deriva da diversi fattori: il peggioramento delle condizioni del credito nell’eurozona; il sempre più elevato premio al rischio su un crescente numero di emittenti sovrani, compresi alcuni con rating AAA; il continuo disaccordo tra i policy maker europei sul da farsi per risolvere rapidamente la crisi di fiducia dei mercati e, nel lungo termine, per assicurare una maggiore convergenza economica, finanziaria e fiscale tra i membri dell’eurozona; gli elevati livelli di indebitamento pubblico e privato in una ampia area dell’eurozona; il crescente rischio di una recessione economica in tutta l’eurozona.
«Attualmente – si legge nella nota – ci aspettiamo che la produzione scenderà il prossimo anno in Paesi come Spagna, Portogallo e Grecia, ma assegniamo ora una probabilità del 40% di un calo della produzione nell’intera eurozona».
I rating, spiega ancora l’agenzia, potrebbero essere declassati di un notch per Paesi come Finlandia, Belgio, Finlandia, Germania, Olanda e Lussemburgo e «fino a due notch per altri»: vale a dire la Francia, tra gli emittenti sovrani in tripla A, ma anche l’Italia, che ha un rating di lungo termine ad “A”. Fuori dal creditwatch invece la Grecia, del resto già considerata da tempo “junk” (CC con outlook negativo). Dopo aver messo sotto osservazione i rating sovrani, seguirà un’analoga iniziativa su società a partecipazione statale, istituzioni finanziarie e assicurazioni.
Di seguito la lista completa dei rating sovrani in creditwatch negativo:
Rating di lungo termine:
Austria AAA/Watch Neg/A-1+
Belgio AA/Watch Neg/A-1+
Finlandia AAA/Watch Neg/A-1+
Francia AAA/Watch Neg/A-1+
Germania AAA/Watch Neg/A-1+
Lussemburgo AAA/Watch Neg/A-1+
Olanda AAA/Watch Neg/A-1+
Rating di lungo e breve termine:
Estonia AA-/Watch Neg/A-1+
Irlanda BBB+/Watch Neg/A-2
Italia A/Watch Neg/A-1
Malta A/Watch Neg/A-1
Portogallo BBB-/Watch Neg/A-3
Slovacchia A+/Watch Neg/A-1
Slovenia AA-/Watch Neg/A-1+
Spagna AA-/Watch Neg/A-1+ AA-/Negative/A-1+
Rating (di lungo e breve termine) già precedentemente in creditwatch negativo
Cipro BBB/Watch Neg/A-3