Una successione che ha rivoluzionato le gerarchie, sia dentro che fuori i confini nordcoreani. La salita al potere, seguita alla morte del padre Kim Jong-Il, ha reso Kim Jong-un, 28 anni, il più giovane reggente al mondo. Il terzogenito del “caro leader”, che governa de facto il Paese dallo scorso 18 dicembre, ha infatti sottratto lo scettro del più giovane a Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, il trentunenne sovrano del Buthan che lo deteneva da cinque anni.
Il Re Drago – la massima carica del piccolo stato himalayano – era salito al potere dopo che il padre aveva abdicato, nel 2006, con due anni di anticipo sulla scadenza prefissata. Anche il genitore era stato, ai suoi tempi, un precursore: aveva infatti indossato la corona a soli 17 anni, nel 1972. Schivo, tanto che i suoi viaggi all’estero si contano sulle dita di una mano, Jigme Khesar Namgyel Wangchuck ha sposato nel 2011 la fidanzata Jetsun Pema, 21enne e figlia di un pilota di aerei (nella foto, un momento del matrimonio).
Come Kim Jong-un, anche Namgyel Wangchuck ha ereditato il potere per successione. Il leader più giovane tra quelli eletti democraticamente è, invece, Matteo Fiorini, 33enne Capitano Reggente di San Marino. Nominato dal Parlamento sammarinese lo scorso ottobre, esercita (insieme con Gabriele Gatti) le funzioni di Capo dello Stato e di Governo della piccola Repubblica. I due Capitani resteranno in carica fino ad aprile.
Basta spostarsi di pochi chilometri, varcando il confine con il territorio italiano, per incontrare uno scenario radicalmente diverso. Il nostro governo, con un’età media di 64 anni, è il più vecchio d’Europa e della storia della Repubblica italiana. La media continentale, per dire, si ferma a 58. Mario Monti, a 68 anni, è anche il premier più anziano dell’Unione (così come il suo predecessore Berlusconi, 75 anni): i più giovani sono invece il finlandese Atainen e il lettone Dombrovskis, entrambi 40enni.
Fiorini (sulla destra nella foto) ha tolto, almeno temporaneamente, il posto sul podio a Igor Lukšić, presidente in carica del Montenegro. Classe 1976, Lukšić ha sostituito nel 2010 Milo Đukanović alla guida del Partito Democratico Socialista e a capo del governo. Più vecchi, anche se non di molto, sono il 36enne Nika Gilauri e il 37enne Andry Rajoelina, dal 2009 rispettivamente Primo Ministro della Georgia e Presidente del Madagascar. Rajoelina è, almeno sulla carta, un presidente ad interim, ma essendo la sua presa di potere conseguenza di un colpo di stato, la durata del suo mandato è indefinita. Prima di diventare presidente del Paese, Rajoelina era diventato celebre per il suo passato da disc jockey nell’emittente nazionale (di sua proprietà) Viva Radio.
A chiudere la top ten dei giovani governanti ci sono quattro 39enni. Parliamo di Sprent Dabwido, Presidente della Repubblica di Nauru, in Oceania; di Andrew Holness, primo ministro della Giamaica; di Guillaume Soro, Primo Ministro della Costa d’Avorio e di Roosevelt Skerrit, primo ministro della Dominìca. Quando salì al potere, Skerrit aveva 32 anni.
Niente a che vedere con il recordman di categoria, ovvero Hussein Bin Talal, meglio noto come Hussein I. Aveva solo sedici anni quando, in seguito alla morte improvvisa del padre nel 1952, ascese al trono della Giordania. Considerando gli ultimi cinquant’anni circa – dalla Seconda Guerra Mondiale in poi – è stato il più giovane. Ha tenuto il potere fino al 1999, per un totale di 46 anni e 180 giorni. Probabile che Kim Jong-Un abbia scelto proprio lui come modello da seguire.