A meno di una settimana dal congresso che lo incoronerà nuovo segretario della Lega Nord, Roberto Maroni sbatte la porta in faccia al presidente di regione Lombardia Roberto Formigoni. «Difficile continuare fino al 2015», ammette Bobo arrivato di prima mattina alla sede di Via Bellerio del Carroccio per l’inizio del consiglio federale.
Le ultime notizie sugli avvisi di garanzia che hanno travolto il Celeste sembrano aver lasciato il segno dentro la Lega. E se Formigoni nemmeno una settimana fa sosteneva che sarebbe durato fino al 2015 forte dell’alleanza con il Carroccio, oggi dovrà ricredersi. «Si parlerà anche della vicenda Formigoni», dice Maroni. «Sentiremo il segretario Salvini e gli altri. Ci diranno che cosa sanno della vicenda. Non mi interessa tanto capire se ci sono fondamenti di carattere penale perche questo è compito della magistratura, mi interessa capire se questa vicenda renda possibile la continuazione di governo di regione Lombardia fino al 2015. Ci sono ragioni di merito e ragioni di opportunità sul piano politico che a volte rendono difficile continuare. Questa è la valutazione che faremo…mi pare che tutto quello che è successo renda difficile continuare fino al 2015».
Ma Bobo non sbatte la porta in faccia solo a Formigoni, c’è anche l’ex leader Umberto Bossi tra le righe del suo commento fuori dalla sede del Carroccio. Sulla candidatura al congresso Maroni è netto. «Non c’è bisogno di formalizzarla bisogna depositare le firme e devo cominciare a raccogliere». Il consiglio federale di oggi sarà anche occasione per apportare modifiche allo statuto da portare al congresso di sabato e domenica.
Poi, rispetto a Bossi e all’intenzione del Senatur di avere più potere, Maroni taglia corto. «Il congresso deciderà su Bossi. È chiaro che poi quando viene nominato un segretario è lui il responsabile linea politica del movimento. Nella Lega si deve fare più di quanto è stato fatto in passato. Abbiamo tanti giovani. La linea politica comunque è data dal segretario».
Infine sugli espulsi. Bossi vuole riportarne alcuni che hanno fondato la Lega? «Io ne conosco tanti», dice Maroni «che sono stati cacciati, ma sono rimasti leghisti veri dentro. Vedremo ma caso per caso, non ci saranno nè amnistie nè repulisti. Ci sono persone che sono state cacciate ingiustamente e persone espulse giustamente».