L’invasione dei sistemi operativi: ora tocca alle auto

L’invasione dei sistemi operativi: ora tocca alle auto

Addio alle vecchie centraline “intelligenti”. Nel prossimo futuro, le nostre automobili ospiteranno veri e propri computer dotati di sistemi operativi, in grado di trasformare la macchina in un ufficio a quattro ruote, offrendo nuove comodità e un pannello di controllo finalmente semplice e intuitivo che lavorerà in simbiosi con il nostro smartphone. 

Qualche giorno fa, durante una convention internazionale dedicata agli sviluppatori, Microsoft ha presentato la prima versione di Windows progettata appositamente per l’automobile: si tratta ancora di un prototipo, ma l’azienda sta già testando le sue funzionalità su macchine reali. Attraverso una connettività MirrorLink, il sistema operativo del nostro smartphone viene “proiettato” sul computer di controllo della vettura, permettendoci di vedere e gestire in tempo reale quello che sta avvenendo sul nostro cellulare. Utilizzando un pannello touch screen posizionato sul cruscotto, ad attivazione (anche) vocale, saremo dunque in grado di effettuare chiamate e ricerche in internet, utilizzare un navigatore, gestire le nostre playlist musicali, consultare l’agenda e attivare le applicazioni disponibili senza mai staccare le mani dal volante. 

Volkswagen, Honda, Toyota, Citroen e altre compagnie stanno già lavorando con Microsoft per implementare il sistema di interoperabilità MirrorLink sulle proprie automobili, supportate da aziende specializzate come Alpine e Pioneer. Il concept sperimentale di Windows viaggia in parallelo con CarPlay, il sistema iOS integrativo che permetterà un’interfaccia diretta tra iPhone e il sistema infotainment della nostra automobile. Utilizzabile vocalmente grazie a Siri, CarPlay permetterà di scrivere messaggi attraverso dettatura, e promette di prevedere le nostre destinazioni di viaggio analizzando gli indirizzi contenuti con più frequenza nelle nostre e-mail e nei nostri sms.

Le prime automobili a supportare il sistema CarPlay saranno Ferrari, Mercedes e Volvo, seguite nel medio periodo da Nissan, Peugeot e BMW. Tutte queste vetture integreranno un pulsante di attivazione (ovviamente, su richiesta dell’acquirente), che sarà posizionato direttamente sul volante. L’interazione con il telefono, la casella mail e le app musicali – come iTunes Radio, Beats Radio o Spotify – potrà dunque avvenire senza mai staccare gli occhi dalla strada. La prima versione di CarPlay, che sarà resa disponibile all’interno dell’aggiornamento di iOS7, funzionerà solamente con iPhone dotati di connettore Lightning (iPhone 5, 5S, and 5C).

Nel frattempo, Google non sta a guardare. Big G sta lavorando per portare il suo sistema operativo, Android, nelle automobili. Per farlo, ha annunciato a gennaio l’avvio di una partnership – denominata Open Automotive Alliance – con General Motors, Honda, Audi, Hyundai e la società hardware Nvidia, prorpio per cercare di diffondere Android, già leader tra gli smartphone, anche sulle macchine. Il settore dell’automotive, insomma, pare indirizzato a tutta velocità lungo l’autostrada dell’innovazione: il fatto che la “battaglia” coinvolga direttamente tutti i principali colossi dell’IT è un chiaro segnale di come la nuova frontiera faccia gola a molti.

Con le auto, prosegue la diffusione dei sistemi operativi all’interno dei device della nostra quotidianità. Dopo telefoni, televisioni, orologi e automobili, siamo destinati ad assistere ad una “invasione” vera e propria. «Possiamo arrivare ovunque», ha detto il Product Manager di Android Hugo Barra durante l’ultimo Mobile World Congress di Barcellona. Mentre gli oggetti si dotano di processori e OS, dunque, ci attende un futuro sarà sempre più “smart” e interconnesso. È un processo inevitabile e fisiologico, lo diceva anche il filosofo e ricercatore Marshall McLuhan: «Quando una nuova tecnologia penetra in un ambiente sociale non può cessare di permearlo fin quando non ha saturato ogni istituzione». 

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